"Il problema pista è fondamentale che si risolva, per il bene di questo sport": Antonio Tartaglia e Gunther Huber, vincitori dell’oro alle Olimpiadi nel 1998, in una intervista esclusiva a Tag24 affrontano anche il tema della pista di bob prevista per Milano Cortina 2026.
La Walk of Fame dello sport italiano al Foro Italico si impreziosisce di nuove taghe, con l'ingresso degli atleti annunciati per l'annata 2023. Tra i quindici atleti citiamo Marco Albarello, Maurilio de Zolt, Silvio Fauner e Giorgio Vanzetta per lo sci di fondo, Tania Cagnotto (Tuffi), Fabio Cannavaro per il calcio e per il tennis Flavia Pennetta. La celebre tennista - che all’US Open 2015 si impose a trentatre anni come seconda italiana a vincere lo Slam, dopo Francesca Schiavone, grazie alla vittoria in finale contro Roberta Vinci- si è fermata poche ore fa ai microfoni di Tag24: qui potete trovare la sua intervista completa. Ma tra gli atleti azzurri proposti per il 2023 capaci durante la loro carriera di lasciare un segno nella storia dello sport italiano, sono stati scelti anche Antonio Tartaglia e Gunther Huber, vincitori della medaglia d'oro nel bob a due alle Olimpiadi Invernali di Nagano 1998. Le loro targhe si inseriscono così tra quelle già presenti sul percorso - inaugurato dal presidente del CONI Giovanni Malagò il 7 maggio 2015 - che passa da viale delle Olimpiadi allo stadio Olimpico, presso il Parco olimpico del Foro Italico di Roma. A ridosso dell'inserimento delle loro stelle presso la Walk of Fame dello sport italiano Antonio Tartaglia e Gunther Huber si sono fermati anche loro ai microfoni di Tag24. E avendo davanti due campioni olimpici di bob non si è potuto non partire dalla questione che in questi mesi sta animando lo sport - e non solo - italiano: ovvero la pista da bob prevista per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Entrambi gli intervistati concordano su un punto: la pista deve essere in Italia. Non solo per risolvere la vicenda Milano-Cortina, ma anche per supportare maggiormente gli atleti italiani nei loro allenamenti: la presenza di una pista all'estero non è per Huber e Tartaglia una soluzione fattibile. "O si fa una pista in Italia, dove poi prendere i giovani per allenarsi, altrimenti sarà difficile" afferma Huber,.
Dopo questa affermazione del compagno di vittorie, Antonio Tartaglia ha proseguito il discorso, affermando che:
"Il problema pista è fondamentale che si risolva, per il bene di questo sport, per poter far crescere questo sport. Come diceva Gunther, avere una pista vuol dire poter far crescere i giovani e creare un movimento."
Un motivo ulteriore per cui "una soluzion estera" non sarebbe tra le migliore, viene spiegato sempre da Tartaglia:
"Non averla (una pista in Italia, ndr) porta sempre ad andare all'estero. Gunther parlava di Austria, di Norvegia, di Germania: diventa complicato, perché magari se vai nei posti dei tuoi concorrenti, diventa difficile che ti diano anche la possibilità di fare gli allenamenti."
Di seguito, il video dell'intevista completa realizzato da Thomas Cardinali.