È di poche ore fa la notizia di un accordo riguardo alle conclusioni del Consiglio europeo in corso a Bruxelles. La dichiarazione dei 27 leader si muove a sostegno di una risoluzione della crisi in Medio Oriente, evidenziando la necessità di trovare al più presto una soluzione duratura. Soprattutto, si sottolinea il bisogno di aprire nell’immediato corridoi umanitari per evitare un aumento esponenziale del numero di vittime.
Riguardo a questa presa di posizione Ue si è espresso l’ambasciatore palestinese che si trova presso l’Unione Europea, definendo ambiguo l’accordo raggiunto.
Le parole dell’ambasciatore palestinese, Abdalrahim Alfarra, sono state riportate da un quotidiano egiziano, Al Qahera News. Le dichiarazioni sono forti perché mettono in evidenza un sostanziale immobilismo dell’Europa, fautrice sì di una presa di posizione comunitaria ma con pochi esiti nel concreto.
Una dichiarazione sul tema è arrivata anche dal premier spagnolo Pedro Sanchez, riguardo alla possibilità che Israele sia effettivamente violando il diritto internazionale per quanto riguarda le azioni su Gaza.
La presenza degli Stati Uniti è costante nella questione in Medio Oriente, sia tramite la figura di Joe Biden, presidente in carica, sia mediante Antony Blinken, sottosegretario di Stato. Egli ha riportato la notizia di sanzioni a otto individui e 4 entità che sono riconducibili alle attività di Hamas, comprese persone che sono state facilitatrici nella campagna portata avanti da Hamas in connessione all’evasione delle sanzioni già precedentemente imposte.