Giorgia Meloni è stata in visita oggi nelle Marche, per firmare con la Regione l'accordo di Coesione. La premier ha colto l'occasione per visitare anche la casa natale di Enrico Mattei ("Fu uno degli artefici del miracolo italiano del Dopoguerra") e ha annunciato novità sulla prossima manovra economica: "Sarà presentata lunedì in parlamento, spero che sia approvata in tempi rapidi").
Tempi di visite istituzionali in Italia per Giorgia Meloni. La premier, dopo aver visitato ieri Senigallia vittima di un'alluvione il 15 settembre, oggi è stata ad Acqualagna, città delle Marche dove ha inaugurato la 58esima Fiera nazionale del tartufo. Lì ha incontrato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e, insieme al ministro per le Politiche di coesione Raffaele Fitto, ha firmato con la Regione Marche l'accordo di Coesione.
Oltre a visitare la regione natale di Enrico Mattei, la premier ha colto l'occasione per parlare anche della prossima manovra economica. Le ultime bozze hanno generato commenti negativi e critiche non solo nel campo dell'opposizione, ma anche fra gli alleati. Ad esempio, la Lega si è sempre mostrata restia a modificare le pensioni e ha negato che le modifiche proposte dal ministro Giorgetti siano peggiori della legge Fornero.
Giorgia Meloni non ha voluto commentare queste voci e ha preferito sottolineare come un'approvazione rapida della manovra economica possa rappresentare un segnale di serietà da parte dell'Italia agli occhi dei mercati europei e non:
Ancora una volta, quindi, Meloni indica che non ci possono essere margini per inserire altre misure o chiedere misure che necessitano di risorse al momento non ottenibili in altri modi se non con ulteriore deficit. Anche gli accordi di Coesione, che aiutano le Regioni ad indicare al Governo le loro priorità di spesa, devono rientrare in questo schema di cose.
Come accennato, le opposizioni non hanno gradito per nulla le spese e le misure della prossima manovra economica. Se Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha detto che questa manovra: "Prende soldi sempre da lavoratori e pensionati", altrettanto dura è stata la segretaria del PD Elly Schlein: