Max Pezzali arriva al Lucca Comics and Games 2023 ed era sicuramente uno degli ospiti più attesi. Il suo incontro al Teatro del Giglio, con la partecipazione di Roberto Recchioni che ha trasformato in un fumetto la sua idea visiva, ha mandato in visibilio il pubblico con il grande cantante che si è raccontato senza alcun filtro. Dal periodo più deludente della sua carriera fino alla rinascita con Stadi e Circo Massimo una carriera da star del popolo quella di Max Pezzali che mai come in questo momento si sente amato e fortunato. TAG24 ha partecipato all’incontro.
Max Pezzali racconta al pubblico di Lucca Comics and Games un curioso retroscena sulle sue canzoni dove appaiano dei veri personaggi della realtà come raccontato Avevo bisogno di visualizzare gli storyboard delle canzoni, io ho bisogno di vedere le cose che ho attorno e rendere le cose concrete nelle canzoni. Cisco è quello che mi riporta alla realtà ad esempio, in certi momenti vorresti filosofare ed avereun amico così ti riporta al mondo reale. I miei personaggi sono quelli che mi permettono di restare aggrappato al mio mondo.
Max Pezzali ricorda la fatica per emergere: Secondo me le persone credono che ci sia un automatico passaggio quando si diventa famosi nell’empireo, nel mio caso è stato l’opposto perché ho cercato di tenermi lontano dallo stile di vita di chi è popolare e mi sono ritagliato dei pezzi di anonimato. Nelle piccole città funziona così, ti permettono di muoverti perché non sei più una novità. Ho sfruttato la cosa a mio vantaggio, l’importante è avere la possibilità di osservare gli altri perché li arriva la creatività.
Parlando del suo lavoro spiega: Quando le persone non ti esaltano ti da il senso della precarietà ed è un dono per questo lavoro. Quando pensi di essere arrivato con un tuo stile sei morto. Solo il tempo puo dirti se ke canzoni rimangono o no. Bisogna capire se fa parte del tuo bagaglio della nostalgia, se è così vuol dire che hai lasciato qualcosa.
L’effetto nostalgia al Lucca Comics: Ci può essere l’effetto nostalgia, ma questo funzionerebbe se uno fosse sparito mentre io ho sempre fatto tour dei palazzetti quindi non sono sceso di categoria. Se puoi farli li fai. Io sono sempre stato in quella fascia anche quando non uscivano cose mie. Ora c’è stato un salto di qualità passando alle arene come il Circo Massimo e gli stadi, l’anomalia è stato farlo in tardissima età, poi racconta le emozioni La più grande soddisfazione è salire sul palco davanti a tutta quella gente. In quei 5’ prima di farlo pensi a tutto, compreso l’attacco di panico ma poi pensi che te la giochi. Ora ci vedo meno di prima, non metto gli occhiali e da lontano non ci vedo per cui non mi rendo conto della gente e forse è un vantaggio..
Il più grosso privilegio che ti può capitare è fare ciò che ti chiede il pubblico, forse mi stanno dando indietro qualcosa dopo 30 anni, poi tira una freccciatina agli altri vip Quando vai a vedere il tuo artista preferito e ti fa sue palle con l’ultimo album la gente non si diverte, non puoi non dargli le tue hit. Lo spogliatoio è quello che fa la differenza voglio che la band dorma nello stesso posto. Questo aiuta anche a ridere degli errori e non fanno più paura.
Arriva anche la confessione sugli eroi Marvel preferito: Io avevo dei guilty pleasure come Ghost Rider, però Spiderman era il supereroe più affascinante perché il più umano con tutti i nostri problemi. L’essere sfigati e raccontare il mondo da quel punto di vista è affascinante perché la società solitamente premia i vincenti. Credo che la vera chiave è quella, le canzoni del successo non mi rappresentavano.
Max Pezzali poi a sorpresa elenca i suoi film preferiti: Mio figlio è arrivato nell’età di Deadpool, l’adolescenza distrugge i miti. Mi dispiace tanto del delirio di Nicholas Cage per Ghost Rider, lui nella realtà è l’opposto del buongusto e nei fumetti questo era reso in modo meraviglioso. Io poi diventavo pazzo per The Punisher, uno psicopatico disturbato. Garth Ennis è uno che vorrei conoscere, anche se mi spaventa perché arriva dove io non riesco ad immaginare. Lui ha rivoluzionato la scrittura del settore, se prende in mano un personaggio succede qualcosa di incredibile. Io ricordo il Punisher geniale che ha realizzato. Sono sempre stato anche fan del mondo di Daredevil, il mondo Marvel con più criminalità e meno Eterni
Il fumetto è il modo migliore di raccontare l’arrivo del tour degli stadi ha spiegato Max Pezzali: Mi piace comunicare con un linguaggio estremo ed intellegibile del fumetto. Ho pensato che fossi l’unico in grado di farlo. La bellezza degli stadi è che c’è il rituale collettivo, ci permette di fare contenuti strafighi che rendono il tutto unico. È come avere un fumetto.
Subito dopo l’incontro il cantante ha potuto inserire il calco delle sue mani nella strada dei campioni del Lucca comics and Games.