Seppur non fisicamente presente, anche Re Carlo III ha dato il suo contributo al vertice per uno sviluppo sicuro dell'intelligenza artificiale, in corso a Bletchley Park, alle porte di Londra.
Il sovrano, impegnato in Kenya per la sua visita all'ex colonia britannica, è intervenuto in un videomessaggio per sottolineare le "sfide significative" legate a "transizioni come quella annunciata" dell'AI. Importante, in questo caso, il discorso della "prevenzione di conseguenze non volute".
Già nella giornata di ieri, in occasione della prima giornata del primo summit globale sull'IA, l'erede di Elisabetta II aveva sottolineato l'importanza di tale tecnologia.
A tal punto che quest'ultima può essere considerata "non meno significativa, non meno importante della scoperta dell'elettricità, della scissione dell'atomo, della creazione della rete mondiale o anche dell'imbrigliamento del fuoco".
A Londra si trova anche Giorgia Meloni, atterrata oggi a Luton per partecipare a questa giornata conclusiva della manifestazione. Ad accoglierla all'aeroporto londinese c'era l'ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini.
Due le sessioni di lavoro alle quali la premier è invitata a partecipare insieme ad altri 27 leader. La prima costituirà un'occasione di confronto sulla visione da adottare nei prossimi cinque anni.
Ci sarà modo di delineare le priorità legate allo sviluppo dell'intelligenza artificiale e le modalità attraverso cui articolare la collaborazione internazionale. L'obiettivo è anche quello di analizzare opportunità e rischi potenziali di questa nuova tecnologia.
Nella seconda sessione, più legata ad aspetti pratici e operativi, i rappresentanti dei Paesi partecipanti incontreranno quelli delle grandi aziende del digitale, dell'industria, della società civile e degli esperti del settore.
Durante la sua permanenza odierna nella capitale britannica, la presidente del Consiglio ha avuto un incontro con il premier britannico Rishi Sunak.