L'Ucraina si dice ottimista in merito alla possibilità di aprire i negoziati per l'adesione all'Ue entro quest'anno: lo ha ribadito il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, a Berlino per la conferenza sull'Europa.
Il funzionario di Volodymyr Zelensky ha assicurato che il Paese è sulla buona strada verso l'adempimento di tutti gli obblighi necessari per aprire i negoziati. La domanda di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea risale al periodo immediatamente successivo all'invasione russa del 24 febbraio 2022.
Dal canto suo, Bruxelles ha cercato di stringere i tempi nel conferire a Kiev lo status di candidata, in un forte segnale di sostegno. Un sostegno sempre enfatizzato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
A settembre, von der Leyen aveva riconosciuto i "grandi passi avanti" dell'Ucraina nel suo tentativo di aderire all'Unione. A questo punto, l'allargamento dei confini Ue sarà tra i temi cardine del vertice in programma il 14 e 15 dicembre a Bruxelles. Per l'occasione, la Commissione avrà presentato i rapporti sulle candidature di Ucraina e Moldavia.
Nel frattempo arrivano novità importanti dalla Russia, con il presidente Vladimir Putin che ha firmato la legge che revoca la ratifica di Mosca del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari. Una decisione che l'Europa "deplora profondamente", come dichiarato dall'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell.
Il trattato in questione, datato 1996, mette al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari. Non è mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave, tra cui Stati Uniti e Cina, non lo hanno mai ratificato.
Nel contesto "della guerra illegale di aggressione contro l'Ucraina e dopo mesi di retorica e minacce nucleari irresponsabili", attraverso le parole di Borrell, l'Ue invita la Russia "a continuare a rispettare lo scopo e l'obiettivo" del Trattato.