Continuano gli attacchi da parte di Israele verso Gaza, ora accerchiata, e i bombardamenti in tutta la Striscia di Gaza. All’appello internazionale per una tregua umanitaria si unisce anche l’Iran, attraverso le parole del ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian. Questi ha scritto diverse lettere, ciascuna indirizzata ad uno dei paesi del Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), a cui l’Iran si unirà a partire dal primo gennaio 2024.
All’interno delle lettere, il ministro iraniano ha ribadito alcuni punti che a suo dire evidenziano come il comportamento di Israele in questo momento meriti una severa condanna a livello internazionale.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è impegnato in un viaggio in Medio Oriente, il terzo dall’inizio della guerra, proprio con l’obiettivo di impedire il dilagarsi del conflitto.
È notizia di questa mattina però l’attacco di una base aerea americana in Siria da parte di una milizia irachena filoiraniana.
Un attacco che, secondo questa milizia (chiamata Resistenza islamica in Iraq), inaugura una nuova stagione negli scontri contro le basi statunitensi e quelle degli alleati in Medio Oriente. A parole, anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha criticato duramente gli Stati Uniti, definendoli complici del massacro nella Striscia di Gaza. In una conferenza congiunta a Teheran con l’omologo Mohammed Shia al-Sudani, si ribadisce l’apertura ad una qualsiasi forma di cooperazione internazionale.
L’obiettivo è quello di limitare il numero delle vittime civili, ribadendo un necessario cessate il fuoco, ipotesi bollata come impossibile dallo stesso Blinken, che chiede però una tregua umanitaria.