Grande preoccupazione attorno al museo delle Belle Arti di Odessa, patrimonio Unesco e vittima dell'ultimo raid russo sull'Ucraina. L'attacco notturno, sferrato con quattro missili e droni, avrebbe potuto comportare conseguenze catastrofiche.
A tranquillizzare tutti ci ha pensato il sindaco della città ucraina Hennadiy Trukhanov, che ha spiegato che le opere presenti "non sono state danneggiate".
Kiev considera comunque un "oltraggio" l'ultimo attacco di Mosca su Odessa, nel quale hanno avuto la peggio anche dei civili. Per ora il bilancio è di almeno 20 edifici danneggiati gravemente e di una decina di feriti.
Solo un miracolo, insomma, ha salvato i tesori del museo. Lo testimoniano le immagini circolate in rete, che mostrano crepe nei muri e finestre frantumate dalle esplosioni. Ciononostante, l'edificio ha retto.
Il governatore della regione di Odessa Oleh Kiper ha comunque puntualizzato che gran parte della collezione è stata portata in luoghi sicuri dall'inizio delle ostilità. Il territorio di Odessa, del resto, è stato vittima di numerosi bombardamenti negli ultimi mesi e dunque le autorità hanno dovuto correre ai ripari. Le opere presenti, ad ogni modo, sono sane e salve.
Altre esplosioni, nel frattempo, sono risuonate nella mattinata di oggi, martedì 7 novembre, a Kherson, nell'Ucraina meridionale. Lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Forti esplosioni anche a nord del porto di Sebastopoli in Crimea, secondo Reuters, che cita l'organo di stampa russo Shot.
Il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, ha affermato che i sistemi di difesa aerea hanno distrutto cinque droni lanciati dall'Ucraina sopra Sebastopoli.
Volodymyr Zelensky ha parlato della possibilità di elezioni in Ucraina nel marzo 2024, sottolineando che questo "non è il momento" adatto per parlarne. Il presidente ucraino è tornato sull'argomento, rispondendo ad alcune voci circolate nelle ultime ore, nel corso del suo consueto videomessaggio serale quotidiano.
Unian precisa che Zelensky ha aggiunto che è irresponsabile "lanciare" questo tema, mentre gli ucraini dovrebbero pensare a proteggere il Paese e non a "disintegrarsi" in polemiche. Anche nell'altra fazione si ipotizzano nuove elezioni il prossimo anno, con lo spettro di una nuova candidatura da parte di Vladimir Putin.
Sempre nel suo discorso quotidiano, il leader di Kiev ha annunciato la "distruzione" della Askold, un'importante nave russa nel cantiere navale di Kerch, in Crimea.
La penisola ucraina è annessa alla Russia dall'inizio del conflitto. Nei giorni scorsi l'esercito ucraino aveva annunciato un bombardamento nella zona.