L'All-Star Game NBA potrebbe cambiare nuovamente volto. Dopo la notizia del ritorno allo storico formato Est contro Ovest, la Lega di basket americana ha aperto le porte a una formula del tutto rivoluzionaria. Adam Silver ha ufficializzato San Francisco come sede per l'edizione 2025, lasciando spazio a una clamorosa ipotesi. Il commissario NBA ha confermato di essere al lavoro su nuove idee, tra cui rientra la possibilità di vedere una sfida tra i migliori giocatori nati negli Stati Uniti e quelli provenienti dal resto del mondo. Si tratta di un'idea che circola da tempo ma che, fino a questo momento, non si è mai pienamente realizzata.
Silver ha introdotto la possibile sfida internazionale facendo il paragone con la Ryder Cup. Questa formula potrebbe rilanciare l'appeal dell'All-Star Game, decisamente calato nel corso delle ultime stagioni. Se fino a qualche anno fa un confronto tra USA ed Europa sarebbe stato immaginabile, oggi è più che plausibile. La qualità degli interpreti europei all'interno della Lega americana è aumentata in modo esponenziale e i risultati lo testimoniano a pieno. Gli ultimi cinque MVP sono stati vinti da giocatori nati al di fuori degli Stati Uniti e l'attuale dominatore del campionato, Nikola Jokic, è cresciuto a più di 8000 km di distanza dagli States.
L'ultima stella europea dell'NBA è Victor Wembanyama. Il francese si è guadagnato la prima scelta al Draft 2023-2024, diventando un nuovo giocatore dei San Antonio Spurs. Wembanyama ha confermato le grandi aspettative dei mesi precedenti ed è il principale candidato al premio Rookie of the Year.
Il classe 2004 ha una media di 19,4 punti e 8,4 rimbalzi a partita e nella gara del 3 novembre contro i Phoenix Suns si è reso protagonista di una super prestazione da 38 punti. In molti credono che il 19enne abbia tutte le carte in regola per diventare uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, ma solo il tempo ci dirà se tale previsione si avvererà.