Il popolo del PD si ritrova oggi, 11 novembre 2023, a Piazza del Popolo a Roma per la manifestazione organizzata per indicare la linea che il partito guidato da Elly Schlein intende seguire sui temi più importanti dell'attualità politica. Al centro della manifestazione, la guerra in corso in Medio Oriente e la manovra finanziaria osteggiata dalle opposizioni.
Si intitola 'Per un futuro più giusto. L’alternativa c’è' la manifestazione che il Partito Democratico ha organizzato oggi a Roma. I molti sostenitori del Pd, arrivati a bordo di 175 pullman e 7 treni speciali, si augurano che il raduno di oggi sia l'occasione di far sentire forte e chiara la voce del partito su temi come la guerra, la sanità e la manovra di bilancio.
Auspicio che sembra esser stato colto dalla segretaria dem Elly Schlein, che nei giorni scorsi ha riconosciuto l'importanza della manifestazione come momento di aggregazione per la costruzione di un'alternativa credibile al governo Meloni.
Convinti di questo sembrano anche alcuni esponenti delle opposizioni politiche e sociali al governo. Come Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, che ha confermato la propria presenza in piazza del Popolo, e il segretario Cgil Maurizio Landini che, invece, non ci sarà ma ha evidenziato la vicinanza con il Pd nelle critiche alla legge di bilancio.
Elly Schlein sale sul palco della manifestazione del Pd a Roma per il suo attesissimo discorso. La piazza è gremita, tanti giovani, tanti cittadini e associazioni presenti. Dal palco la segretaria inizia a rivolgersi alla folla, sottolineando la necessità di unire le forze dell'opposizione e affermando che:
La segretaria del Pd ha proseguito ribadendo l'apertura del Partito Democratico alle altre forze politiche dell'opposizione:
A proposito dell'accordo Meloni-Albania in tema migranti la Schlein ha espresso che:
Sul fisco la Schlein ha dichiarato che il governo:
Dal palco della manifestazione del Pd a Roma la Schlein ha parlato del conflitto israelo-palestinese ribadendo la necessità e l'urgenza di un cessate il fuoco umanitario.
"Non ci può essere felicità in un mondo in cui c'è guerra e ingiustizia. Siamo in questa piazza per chiedere la pace. Per chiedere con forza un cessate il fuoco umanitario. Perché non possiamo assistere q questo massacro di civili. Continuano a cadere bombe su scuole, ambulanze, campi profughi. Sono morti più di 30 giornalisti non è accettabile, non è umano. Torniamo a chiedere di liberare gli ostaggi di Hamas".
Ecco le parole di alcuni leader del Pd dopo l'intervento della Segretaria Elly Schlein. Hanno commentano il sindaco Nardella, Gualtieri, Furfaro e Boccia dal palco di piazza del Popolo, dove tutti hanno dimostrato il proprio entusiasmo sulla manifestazione, ribadendo l'importanza dell'unità del Partito, puntando al rafforzamento dei legami tra l'opposizione.
Stefano Bonaccini ha tenuto il suo discorso sul palco della manifestazione del Partito Democratico oggi a Roma in piazza del popolo. Il Presidente del Pd con le sue parole ha effettuato una stima dell'operato del governo Meloni, mettendone in risalto le criticità.
Bonaccini dal palco ha commentato il primo anno di Governo della Meloni e della destra:
"Il bilancio che possiamo fare è che dovevano ridare forza all’Italia in Europa e invece ci hanno isolato. Da una parte ci sono tutti gli altri Paesi in Europa, dall’altra c’è l’Italia che è rimasta sola. Dovevano proteggere le fasce più deboli della popolazione invece tagliano le pensioni, l’assistenza sociale e la sanità pubblica. Dovevano proteggere il lavoro e aumenta invece la precarietà. Rifiutano di introdurre il salario minimo. Hanno aumentato le accise, la benzina. Dovevano sostenere le imprese invece stanno bloccando le risorse per gli investimenti finalizzati alla transizione ecologica e digitale. Dovevano ridurre gli sbarchi, invece sono raddoppiati. Dovevano garantire maggiore sicurezza e ai sindaci dicono ‘arrangiatevi’. Parlano di autonomia differenziata e tolgono altre risorse alle regioni.
Il Presidente del Pd ha concluso rivolgendosi direttamente ad alcuni ministri:
Ministro Musumeci, se fai una legge per la ricostruzione post calamità e pori a casa il parere contrario delle Regioni, cosa ci staia a fare lì? Ministro Valditara se tagli su classi e scuole e poi fai marcia indietro perché il provvedimento non è solo sbagliato ma anche illegittimo, cosa ci stai a fare lì?
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intorno alle 17:35 è salito sul palco della manifestazione del Partito Democratico a Roma in piazza del popolo per tenere il discorso di apertura. Gualtieri ha iniziato il suo discorso, ribadendo l'urgenza di intervenire per contrastare la crisi climatica dichiarando che:
"L’Italia e l’Europa sono a un bivio. La strada che avevano intrapreso con l’uscita dall’austerity durante la pandemia, con gli investimenti europei, il rilancio dl lavoro è stata abbandonata. La crisi climatica ci dice ogni giorno che è a rischio il futuro della specie umana. Contrastare i mutamenti climatici è il primo compito di chiunque abbia a cuore il furto nostro e delle nuove generazioni".
Il sindaco ha continuato scagliandosi contro le riforme economiche e le nuove previsioni proposte dalla Legge di Bilancio del governo Meloni sottolineando che:
Il Pnrr era un sogno all’inizio, un’opportunità unica per l’Italia ore sembra diventato un problema, un fastidio, qualcosa da sostituire con la vecchia politica dei sussidi. E le politiche economiche? Abbiamo 14 condoni fiscali, un aumento a 5 mila euro del limite al contante, la riduzione delle aliquote. Allora non deve stupire che di fronte a una fase difficile poi i soldi debbano essere presi dalla scuola, dalla sanità, dalle pensioni, dai comuni su cui si abbatte una scure pesantissima di tagli. Solo a Roma quest’anno ci saranno 25 milioni di tagli. Questo significa meno servizi per i cittadini, a partire dai più deboli".
Gualtieri ha concluso il suo discorso scagliandosi contro la riforma della Costituzione proposta dal governo Meloni:
Un disegno preoccupante per il cambiamento della nostra Costituzione. Una proposta di autonomia differenziata che toglierà risorse al Centro e al Sud Italia. La scelta che ci preoccupa di più è la democrazia, che è alla base di tutto. Non c’è futuro senza democrazia, non ci sono lotte o conquiste senza di essa. Mettere mano alla Costituzione e demolire la forma di governo parlamentare che in Europa è la norma a fronte di un modello di elezione diretta dell’esecutivo che non prevede nessuna delle garanizie dei normali sistemi presidenziali è una scelta che non può non preoccuparci. Si delinea una specie di 'Super Porcellum', in cui con un unico voto una minoranza potrà assegnare i pieni poteri esecutivi e legislativi ad una sola persona. La nostra responsabilità è grande. Le elezioni europee da questo punto di vista saranno decisive. Polonia e Spagna ci hanno insegnato che se si è uniti la destra si può battere".
Antonio Misiani presente alla manifestazione del Pd a Roma in piazza del popolo ha ribadito il disappunto verso la Legge di Bilancio dichiarando che:
"Le disuguaglianze, il caro vita. Faremo battaglia in parlamento a fianco delle persone che soffrono e delle imprese, per le quali non c'è nulla nella manovra di Bilancio. Noi facciamo sempre il tifo per l'Italia".
Nicola Zingaretti ha risposto a margine della manifestazione in piazza ad alcune domande della stampa affermando che:
"E' una bellissima piazza, un bel segnale per l’Italia che è governata da una leader che sta portando questo Paese a disuguaglianza mai viste prima dalla storia del dopo guerra. E’ giusto che si organizzi l’opposizione per un futuro più giusto".
"L'impegno per la pace è importante. Essere qui oggi in tanti, con tante rappresentanza del modo sociale, anche di altri partiti rappresenta un passo importante, è un segnale della volontà di costruire un'alternativa a questa destra. La piazza è aperta a tutte le forze democratiche. L'accordo con l'Albania è la certificazione di quello che sta facendo il governo".
"Il Pd ha condannato Hamas per le azioni terroristiche. Non si può andare avanti così. Le armi devono tacere. Questa situazione è insostenibile, anche in guerra ci sono delle regole da rispettare e Israele non lo sta facendo. Ci sono crimini gravissimi, rischiamo il baratro. E’ ora di passare alla politica. Cessate il fuoco, liberazione degli ostaggi".
Sull'accordo Meloni- Albania la Boldrini ha aggiunto che:
"L’accordo tra Meloni e Albania è opportunistico, serve ad entrambi e non risolverà niente. E’ solo propaganda sulle spalle dei migranti".
Lorenzo Guerini alla manifestazione in piazza del Partito Democratico ha espresso il suo entusiasmo nel vedere il riscontro e la numerosa partecipazione dei cittadini in piazza, ribadendo il suo appoggio alla segretaria Schlein, nonostante gli attacchi di chi ritiene stia portando avanti un "lavoro confuso".
Andrea Casu alla manifestazione in piazza del popolo a Roma del Partito Democratico si è espresso contro l'operato del governo Meloni affermando che:
Francesco Boccia alla manifestazione del Pd di oggi a Roma in piazza del popolo ha dichiarato che:
"L'alternativa per quali italiani di centro sinistra, progressisti, che ogni giorno contro le disuguaglianze e che sognano un futuro più giusto. Che non vogliono l'Italia dei sovranisti dentro il filo spinato di Meloni, Salvini. La destra fa la destra, la sinistra fa la sinistra e unirà tutti gli elettori".
"Le forze dell’opposizione danno oggi un grande segnale. Mi auguro che quest’unità si consolidi in Parlamento e si allarghi ad altre forze di opposizione e si allarghi nel paese. Abbiamo bisogno di saldare legami sociali. Ecco a cosa serve l’opposizione: essere un’alternativa".
Sulla riforma della giustizia e sulla questione Albania Verini ha dichiarato:
"Questo governo sta facendo danni al paese anche sulla giustizia. Questo governo fa la guerra ai magistrati sia per le riforme costituzionali ma anche nel campo della giustizia. E' un grave danno al paese. Sull’Albania è peggio di uno spot pubblicitario, considerata la sua dubbia e insistente validità giuridica".
"Affidando il governo del Paese alla destra adesso noi ci troviamo ad affrontare una grande questione: emergenza sociale, crisi climatica e dobbiamo difendere la nostra Costituzione. La manovra è ingiusta dal punto di vista sociale, assolutamente. Taglia le pensioni, azzera il fondo per il trasporto pubblico. E' urgente costruire convergenze politiche programmatiche per il bene dell'Italia, anche da parte di chi non c'è oggi".
Bonelli ha proseguito poi dicendo che:
"Le questioni fondamentali per noi sono il caro vita e l'emergenza dettata dalla crisi climatica"
"E' una bella piazza, un grande meteo, un clima di festa ma anche voglia di cambiare da parte delle persone perché le cose non vanno. Il problema non è chi c'è come alternativa ma cosa si fa: noi puntiamo ai contenuti. Il tema del salario minimo piace anche a destra, la questione della pace non ha bandiera. E' la manovra economica che non piace. Le persone sono arrabbiate, per questo sono qui. L'alternativa c'è, siamo noi."
Ecco il video dell'arrivo della Schlein:
"Io sono per il campo giusto e non per il campo largo. Oggi siamo qui per confermare l'esistenza di un dialogo avviato con il Pd, che ha già dato dei frutti su alcuni temi. E siamo qui anche per rimarcare l'assoluto dissenso, forte, alle politiche del governo. A partire dalla manovra, che è sciagurata e disastrosa per il Paese. Il governo tenta la strada delle 'distrazioni' come l'Albania o le riforme costituzionali. Ma ai cittadini dico di stare in guardia perché ora è il tempo di combattere contro questa manovra che mortifica la fiducia di giovani, donne, imprese, sanità, addirittura persone con disabilità".
Arrivato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accolto da qualche applauso (tiepido, per la verità) della piazza.
Salito sul palco per il primo degli interventi previsti, Gualtieri passa subito all'attacco del governo e delle sue riforme, in particolare del premierato.
Poi, come Zan, anche il primo cittadino indica questa manifestazione come un punto di partenza per battere la destra, attraverso l'unità, interna al partito e con le altre forze di opposizione.
Uno degli inviati di Tag24 da piazza del Popolo, Michele Lilla, intercetta Davide, uno dei giovani militanti del Pd arrivato oggi a Roma. Davide rappresenta quelle giovani generazioni che, spesso, si dice siano tagliate fuori dalla politica e si aspetta che ci sia più attenzione, "con investimenti mirati sul lavoro, scuola e università".
Tema fondamentale su cui intervenire è quello del diritto allo studio che, per Davide, "non è più accessibile a causa del caro libri e del caro affitti".
Una battaglia che i giovani militanti dem intendono portare avanti, grazie alla rinnovata partecipazione che è stata portata, conclude il ragazzo, dall'elezione di Elly Schlein a segretaria.
In piazza ci sono i giovani del partito e una piccola delegazione di immigrati, lavoratori dei campi del casertano, accompagnati da Mamadou Kouassi. Sua è la storia vera che ha ispirato la vicenda raccontata da Matteo Garrone nel suo film Io, Capitano.
Scopo del film è di cambiare "la visione dell'opinione pubblica sull'immigrazione, perché stimoli l'empatia per arrivare a leggi internazionali che garantiscano a tutti gli stessi diritti".
Il ragazzo sottolinea l'importanza di partecipare "per richiamare attenzione pubblica contro le guerre e le ingiustizie. Siamo qui per dare la nostra voce, perché facciamo parte di questo Paese".
La presenza in piazza è, per Kouassi, anche un modo per mettere in evidenza le politiche migratorie messe in atto negli anni dall'Italia e, in particolare, dal governo di Giorgia Meloni, con il recente accordo con l'Albania. "Vorremmo che il governo cambiasse le propria rotta", spiega. "Abbiamo paura delle nuove leggi sull'immigrazione. Chi arriva qui verrà portato in Albania e non ha nemmeno il diritto di lavorare".
Sull'accordo con l'Albania, il ragazzo ha le idee chiare, considerandolo un'intimidazione per "non far partire i migranti, ma queste persone hanno la speranza di vivere una vita migliore e partiranno lo stesso, quindi non è la soluzione".
Dalla critica alla proposta, con l'appello al Partito democratico. "È arrivato il momento di cambiare le leggi sull'immigrazione. Nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo prima e ora è il momento. Noi ci siamo, lavoriamo nelle campagne ed è importante che ci sia una legge che ci permetta di vivere dignitosamente, anche richiamando l'attenzione su un salario minimo e sul reddito di cittadinanza. Si tratta - conclude Kouassi - di un meccanismo per combattere lo sfruttamento lavorativo a livello nazionale e far crescere l'economia".