Nella gravidanza gemellare è di fondamentale importanza discernere tra bicoriale e monocoriale, poiché ciò comporta una gestione differente del parto.
Una gravidanza gemellare è identificata quando si manifestano due o più feti che condividono la medesima placenta (monocoriale) o che si trovano in placente separate (bicoriali e biamniotiche).
Tuttavia, una gravidanza gemellare comporta un maggiore rischio per la madre di sviluppare patologie come l'ipertensione, che potrebbe evolvere in pre-eclampsia se associata a presenza di proteine nelle urine, edema, e altre complicazioni. È una condizione che, se non trattata adeguatamente, può costituire una seria complicanza sia per la salute della madre che per quella dei bambini.
Nella maggior parte delle gravidanze gemellari, il parto avviene in anticipo rispetto alla data prevista. A seconda della fase in cui inizia il travaglio, la donna, insieme al ginecologo specializzato in gravidanze gemellari, prende la decisione se optare per un parto naturale o cesareo.
Se le condizioni lo permettono e vi è un'adeguata situazione, il parto naturale può essere una possibilità, purché il primo bambino si trovi nella giusta posizione, ossia con la testa rivolta verso il basso (presentazione cefalica). Tuttavia, nonostante un inizio di parto naturale, è sempre possibile che la procedura debba convertirsi in un taglio cesareo, ad esempio se il secondo gemello si trova in una posizione difficile, o in caso di complicazioni, situazione che può verificarsi anche nelle gravidanze singole.