I rincari dell’energia elettrica stanno causando non pochi problemi ai cittadini e per contenere le spese nelle bollette è sempre più opportuno imparare a leggere le fasce orarie e sapere come funzionano.
La suddivisione in tre fasce orarie è stata messa a punto dall’Arera, stabilendo diversi costi per le fasi della giornata. Le tariffe sono tre: monoraria, bioraria e multioraria.
I fornitori di energia elettrica, quindi, propongono offerte base sulle fasce orarie per consentire ai propri clienti di risparmiare sull’energia elettrica.
Nel testo, vediamo come funzionano le tre fasce orarie F1, F2 e F3 e quando e di quanto di risparmia.
Nel momento storico delicato in cui stiamo vivendo, le bollette dell’energia elettrica presentano conti sempre più salati. Per sopperire ai rincari si va in cerca delle offerte più convenienti, ma si adottano anche strategie per risparmiare.
Se si concentra il consumo di energia in un particolare momento della giornata è possibile avere un discreto risparmio in bolletta. Ciò è possibile grazie alle fasce orarie: F1, F2 e F3. Si tratta di intervalli di tempo entro i quali il prezzo dell’energia varia in base ai momenti della giornata.
Ad ogni fascia oraria viene associato un periodo specifico della giornata e una tariffa. I fornitori hanno la possibilità di tarare le proprie offerte a seconda dei bisogni degli utenti, agendo proprio su queste tariffe.
La suddivisione in fasce orarie è stata istituita nel 2007 sulla decisione dell’Arera, al tempo chiamata AEEG, con la delibera n. 181/2006. L’ARERA ha suddiviso le 24 ore di una giornata in tre fasce orarie, durante le quali cambia il prezzo per il consumo dell’energia elettrica.
Come funzionano le tre fasce?
Durante le fasce orarie di maggior consumo di energia elettrica, i costi aumentano anche per il gestore. Per questo motivo, in quelle fasce orarie, l’energia viene venduta ad una tariffa maggiore. Durante la notte, invece, la domanda è minore e l’ente gestore, avendo meno costi, può diminuire le tariffe.
La tariffa maggiore è nella F1, in quanto si tratta delle ore in cui c’è maggiore richiesta. La F2 è una fascia intermedia e prevede un costo più basso della F1, ma più alto della F3. La fascia più economica è, appunto, la F3: si tratta dell’ideale per far funzionare, per esempio, quelli elettrodomestici che consumano di più come le lavatrici o le lavastoviglie.
Bisogna sempre tenere presente che tutto sta alla tariffa stabilita dal contratto. Le tariffe sono tre: monoraria, bioraria e multioraria. Cosa cambia?
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