Esaurite tutte le fonti di energia, i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza sono interrotti. A darne conferma sono Paltel e Jawwal, principali società di telecomunicazioni di Gaza, in un comunicato.
La notizia, rilanciata dai media internazionali, è stata confermata anche dall'Onu. Da Ginevra arrivano riscontri sull'interruzione dei servizi di telefonia e Internet, legata alla mancanza di energia nella Striscia.
Ma a Gaza, oltre alla trasmissione dei segnali, sembra mancare quasi ogni cosa. Risorse naturali primarie, carburanti, energia: l'emergenza è a tutto tondo. Una situazione tragica, confermata ieri dal capo dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione, Philippe Lazzarini. Questi aveva rivelato che circa il 70% della popolazione di Gaza non ha più accesso all'acqua potabile.
L'assenza dei servizi di telecomunicazione porta con sé un altro drammatico rischio: quello di ricevere minori informazioni su quanto accade nelle zone di guerra.
Nel frattempo, l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell torna a chiedere "il rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi in mano ad Hamas. Nella sua visita al kibbutz israeliano di Beeri, colpito da Hamas negli attacchi del 7 ottobre, il responsabile della politica estera europea invita Israele a "non lasciarsi consumare dalla rabbia" nella battaglia con i miliziani palestinesi.
Le forze di difesa israeliane continuano le loro operazioni all'interno dell'ospedale al-Shifa di Gaza, vittima di un assedio dai giorni scorsi perché ritenuto tra i covi dei vertici di Hamas. All'interno della struttura ci sono ancora centinaia di pazienti e sanitari.
L'Idf ribadisce di essere alla ricerca di "infrastrutture terroristiche ben nascoste da Hamas". Secondo il ministero della Sanità della fazione islamica, Israele ha "distrutto" alcuni dipartimenti medici in un raid nell'ospedale nella Striscia.
Le forze di difesa israeliane parlano di "informazioni chiare" sul presunto legame tra l'attività di Hamas nell'ospedale al-Shifa e gli ostaggi. Disporrebbero anche di "nuove prove" che rivelano una rete di tunnel dell'organizzazione fondamentalista sotto il complesso ospedaliero. I soldati sono dunque al lavoro per scoprire "la rete sotterranea".