Il cardinale Pietro Parolin condanna fermamente gli attacchi agli ospedali di Gaza nell'ambito del conflitto in Medio Oriente. Il riferimento del Segretario di Stato vaticano è all'ospedale al-Shifa della Striscia, ritenuto tra i covi dei vertici di Hamas e assediato dalle forze di difesa israeliane negli ultimi giorni.
All'interno della struttura ci sono ancora centinaia di pazienti e sanitari, persone innocenti che non possono fare nulla per difendersi dai soldati. Intervenendo in videocollegamento ad un evento organizzato da Sky Tg24, Parolin invoca "il principio fondamentale del diritto umanitario internazionale".
Il bombardamento, continua il cardinale, "ci dimostra la disumanità della guerra, che non tiene conto di niente e di nessuno".
Il quadro internazionale è quanto mai complesso, con la guerra che sta "tornando come mezzo di soluzione dei conflitti" e sta "sostituendo la forza del diritto". Ma ad allarmare c'è anche il pericolo antisemitismo, "un mostro che tenta di risorgere" ed "un pericolo in agguato" al quale "dobbiamo stare attenti".
Il Segretario di Stato vaticano ribadisce poi l'importanza della liberazione degli ostaggi, "un punto chiave per risolvere la situazione". Un "appello" che Papa Francesco "ha fatto più volte, in ogni suo intervento da ottobre".
Tra le persone sequestrate, sottolinea Parolin, "ci sono bambini, neonati, donne incinte, anziani, non solo israeliani ma anche appartenenti ad altri popoli e ad altre religioni".
Lo stesso cardinale, a margine di un evento parallelo a Palazzo Borromeo, a Roma, ha sottolineato che il Vaticano sta "lavorando" ad un "incontro dei familiari degli ostaggi con il Papa". Un'ipotesi che, rivela, "speriamo al più presto di poter realizzare".