Il video della lite con Filippo Turetta che colpisce Giulia Cecchettin e la carica in automobile ha fatto scattare il mandato d'arresto nei confronti dell'ex fidanzato della ragazza, ritrovata morta oggi 18 novembre 2023.
Il mandato d'arresto europeo si basa sull'ipotesi che Turetta possa essersi allontanato dal Paese, dato che le sue tracce sono andate perse. Nel mandato viene descritto un video dell'aggressione a Giulia, ripreso da una telecamera esterna presso lo stabilimento Christian Dior di Fossò, località della Riviera del Brenta, dove sabato scorso si è verificato lo scontro tra i due giovani.
Le immagini mostrano il momento in cui si trovavano nella strada della zona industriale dove sono state successivamente individuate delle macchie di sangue e alcuni capelli, sui quali verranno condotti esami forensi approfonditi da parte del Ris.
Gli inquirenti hanno fatto una premessa, evidenziando che le immagini non sono del tutto chiare. Tuttavia, la dinamica degli eventi è evidente. Si può notare una lite tra Giulia e Filippo, che si conclude con lui che la colpisce. Successivamente, la ragazza scappa e lui la insegue, raggiungendola e aggredendola con violenza, facendola cadere a terra. Gli inquirenti spiegano che a causa di questa azione, Giulia subisce ulteriori ferite e sanguinamenti, che la fanno rimanere a terra come se fosse priva di sensi, mentre Turetta carica il suo corpo nella sua auto e si allontana immediatamente dalla scena, rendendosi irreperibile. Si tratta di una scena molto cruda, che rende difficile riconoscere il ragazzo gentile e rispettoso che è stato descritto in questi giorni, anche dai parenti di Giulia.
Lo scontro tra di loro, diventato sempre più violento, era iniziato mezz'ora prima, a qualche chilometro di distanza, dietro la casa dei Cecchettin. Le immagini non sono state riprese da una telecamera, ma dagli occhi stupiti di un vicino di casa che si affacciava alla finestra. Questo testimone avrebbe dichiarato di aver visto i due discutere accanto a un'auto scura. Giulia sembrava supplicare Filippo di lasciarla andare, ma lui l'ha presa per il braccio e l'ha costretta a salire in macchina. L'uomo, tuttavia, non conosceva i due e non può essere sicuro che si trattasse effettivamente di Giulia e Filippo. Nonostante ciò, ha comunque denunciato l'accaduto ai carabinieri. Gli inquirenti hanno ritenuto che gli orari e i luoghi riportati fossero compatibili con quanto emerso dalle indagini.