20 Nov, 2023 - 09:12

Omicidio Cecchettin, si indaga sulla premeditazione. Oggi l'autopsia sul corpo di Giulia

Omicidio Cecchettin, si indaga sulla premeditazione. Oggi l'autopsia sul corpo di Giulia

Per l'omicidio di Giulia Cecchettin si sta valutando la pista della premeditazione. Dalle indagini è infatti emerso che Filippo Turetta, l’ex fidanzato 22enne della ragazza, non solo potrebbe aver ucciso la vittima con un coltello e poi nascosto il suo cadavere all'interno di sacchi neri, ma avrebbe anche fatto alcune ricerche sul web su come sopravvivere ad alta quota. La sera del delitto inoltre egli sarebbe uscito di casa con molto denaro in contanti.

Omicidio Cecchettin, si indaga sulla premeditazione: gli indizi contro Turetta

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire, passo dopo passo, le tappe del tragico omicidio di Giulia Cecchettin. Di lei si erano perse le tracce nella notte tra sabato e domenica scorsi. Con la giovane era sparito anche il suo ex fidanzato, Filippo. Così, sin da subito, i primi sospetti erano ricaduti su qualche possibile gesto estremo del ragazzo, che pare non riuscisse ad accettare la fine della loro relazione.

Il cadavere di Giulia poi è stato ritrovato nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, dopo 7 giorni di ricerche. Poco dopo l’ex fidanzato, Turetta, 22enne, è stato fermato a 150 km da Lipsia mentre era a bordo della sua auto, una Fiat Punto nera. Il giovane è stato portato in carcere in Germania e, come ha spiegato il suo avvocato difensore, ha dato il consenso per l'estradizione in Italia. Quest'ultima dovrebbe avvenire entro una decina di giorni.

Nel frattempo gli investigatori stanno cercando di capire che cosa sia esattamente successo quella notte. In primo luogo sembra che il tragitto seguito da Filippo Turetta nella notte tra l'11 e il 12 novembre scorsi sia davvero poco lineare. Al momento l'ipotesi più accreditata è che il ragazzo, con la sua macchina, sia andato alla ricerca di un luogo isolato, forse per disfarsi del cadavere della vittima.

Secondo quanto si apprende per ora su questo caso, pare che Filippo abbia vagato per svariato tempo con il telefono spento e senza navigatore. Avrebbe poi trovato una piazzola di sosta in un luogo isolato e avrebbe lasciato Giulia – che probabilmente in quel momento era già morta – dentro il bosco nei pressi del lago di Barcis. Egli avrebbe avvolto il cadavere in alcuni sacchi neri.

Questi possibili indizi fanno pensare che dietro all'uccisione della giovane ci sia stata premeditazione. Come riporta oggi il giornale Il Gazzettino, l'ex fidanzato di Giulia avrebbe compiuto alcune ricerche sul web su come sopravvivere ad alta quota. Avrebbe inoltre cercato l'abbigliamento da utilizzare per escursioni in montagna. Infine, la sera in cui la ragazza è scomparsa, egli sarebbe uscito di casa con una ingente somma di denaro contante.

Turetta è in carcere in Germania: presto l'estradizione in Italia

Al momento Filippo Turetta si trova in carcere in Germania. A comunicare l'arresto del giovane, indagato per la morte di Giulia, erano stati i membri della polizia tedesca di Halle an der Saale, nella Sassonia Anhalt, tramite un comunicato stampa ufficiale.

Gli agenti avevano trovato una macchina in panne non illuminata lungo l'autostrada A9 nella parte meridionale della Sassonia-Anhalt. Il giovane, dopo essere stato fermato, era subito comparso davanti al giudice del tribunale locale di Halle, il quale aveva convalidato l'arresto. Poi è stato portato in carcere. A confermare l'estradizione e il fatto che in tempi brevi Filippo potrebbe rientrare in Italia è stato direttamente anche il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Oggi l’autopsia sul cadavere di Giulia

Per la giornata di oggi, lunedì 20 novembre 2023, è in programma l'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. Secondo una prima ispezione cadaverica esterna compiuta nei giorni scorsi, sembra che la ragazza sia stata uccisa con svariate coltellate al collo e alla testa. L’esame di oggi ci fornirà maggiori dettagli.

Intanto ieri sera si è tenuta un'importante fiaccolata a Vigonovo, località in provincia di Venezia, dove la vittima viveva insieme alla sorella e al padre, Gino Cecchettin. A prendere parte sono state migliaia di persone. Tra questi anche il papà di Filippo.

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Giorgia Belfiore
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