Un minuto di silenzio nelle scuole di tutta Italia per ricordare Giulia Cecchettin "e tutte le donne abusate e vittime di violenze". Lo ha stabilito il Ministero dell'Istruzione e del Merito, che ha già identificato data e ora dell'iniziativa.
Ogni attività sarà interrotta per sessanta secondi domani mattina, martedì 21 novembre, alle 11 in punto in tutti gli istituti del Paese. Il Mim ha già inviato una circolare a tutte le scuole, per mettere nero su bianco la decisione.
Nel suo comunicato il Ministero pone l'accento su una notizia drammatica, arrivata a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre di ogni anno.
Ad anticipare già ieri, domenica 19 novembre, la notizia di un minuto di silenzio per Giulia era stato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
Quest'ultimo aveva anche annunciato l'imminente presentazione, prevista per mercoledì 22 novembre, di un piano intitolato "Educare alle relazioni".
La circolare inviata alle scuole, firmata dal capo dipartimento Carmela Palumbo, pone l'accento sulla "grave emergenza per il Paese" legata alla "lotta contro la violenza sulle donne".
Nei giorni prossimi alla ricorrenza del 25 novembre, conclude la comunicazione, "le istituzioni scolastiche sono chiamate, altresì, a organizzare iniziative sulla tematica della lotta contro la violenza sulle donne".
Studentesse e studenti andranno "coinvolti attivamente in riflessioni e dibattiti, che possano sensibilizzarli e responsabilizzarli, anche attraverso eventuali approfondimenti sugli strumenti a disposizione delle donne vittime di violenza, sulla normativa e sulle politiche in essere".
Sull'ipotesi di un minuto di silenzio per Giulia era intervenuta ieri Elena Cecchettin, sorella della vittima, ai microfoni della trasmissione Dritto e rovescio su Rete 4. Nel suo sfogo televisivo, la giovane ha negato con forza i benefici di una simile soluzione, sottolineando che servirebbe piuttosto "una sorta di rivoluzione culturale".