Nemmeno nel giorno del suo 81esimo compleanno Joe Biden può restare tranquillo, ieri il presidente degli Usa ha scambiato Taylor Swift per Britney Spears ed oggi nei sondaggi il candidato dem sembra sfavorito rispetto a Donald Trump.
Anche il presidente degli Usa va in vacanza: Joe Biden si prepara a partire assieme alla first lady Jill per il Massachussetts in vista del Thanksgiving. Un momento di riposo che probabilmente potrebbe essere rovinato da due pensieri: la gaffe del presidente di ieri quando durante la cerimonia annuale del tacchino alla Casa Bianca ha confuso Taylor Swift con Britney Spears e i sondaggi in vista delle elezioni presidenziali del 2024.
Biden talking Taylor Swift aka Brittany… pic.twitter.com/892Kmi1uHw
— @amuse (@amuse) November 20, 2023
Nella giornata di ieri Biden era presente alla tradizionale cerimonia in cui per la festa del Ringraziamento due tacchini vengono graziati. Nel corso del suo intervento il presidente ha confuso due popstar: Taylor Swift e Britney Spears. Inutile dire che il discorso è diventato virale sui social.
La gaffe di ieri si unisce ad una lunga serie di figuracce in contesti istituzionali che lasciano un interrogativo agli statunitensi: Biden non sarà troppo vecchio per fare il presidente? Molti elettori riconducono le gaffe dell'inquilino della Casa Bianca a problemi senili, ma non è tutto.
Secondo l’ultimo rilevamento di Nbc News, il 60% degli statunitensi non approva la politica estera di Biden. Il 30% del 62% che ha bocciato il presidente degli Usa è formato da elettori democratici. Non aiuta soprattutto la gestione del recente conflitto tra Hamas e Israele.
Biden inoltre risulta un candidato non idoneo per i giovani. Il 70 per cento delle persone tra i 18 e i 34 anni non promuove l'attuale presidente.
La sfida si fa difficile, soprattutto contando che Trump gode della fiducia del suo elettorato. Cosa potrebbe cambiare quindi la sorte delle prossime elezioni? Biden dovrà cercare di impegnarsi sui due conflitti in corso in Israele ed Ucraina cercando di lavorare per la fine delle ostilità prima di novembre 2024. Una missione ardua ma la possibile svolta sugli ostaggi potrebbe essere già un passo in avanti.