Papa Francesco ha messo al centro dell'udienza generale in piazza San Pietro il conflitto in Medio Oriente. Prima della cerimonia, infatti, il pontefice ha ricevuto due delegazioni, una di israeliani e una di palestinesi. I primi hanno i parenti in ostaggio nelle mani di Hamas, i secondi hanno i congiunti all'interno delle carceri israeliane.
Il pontefice ha sottolineato come entrambe le comunità stiano soffrendo, evidenziando come si sia andati oltre la guerra, sfociando nel terrorismo.
Il pontefice rinnova ancora una volta un accorato appello per la pace, auspicando una soluzione tanto per gli israeliani quanto per i palestinesi.
Verso la conclusione, il Papa ha poi ribadito l'attenzione verso la popolazione ucraina, anch'essa martoriata da una guerra che prosegue da quasi due anni ormai.
Fino ad ora non c'erano stati margini di trattative per la discussione di un'eventuale tregua tra Israele e Gaza. Le uniche interruzioni sono state di una manciata di ore, utili solo per il passaggio di una parte (minima) degli aiuti umanitari che necessiterebbe Gaza.
Ora però la situazione sembra cambiata: Hamas e Israele hanno raggiunto l'accordo sui prigionieri e concordato una tregua di quattro giorni.