23 Nov, 2023 - 12:27

Padova, madre e figlio morti per una fuga di gas in casa a Teolo: è stato un gesto volontario. Prima di uccidersi si sarebbero disfatti dell'eredità

Padova, madre e figlio morti per una fuga di gas in casa a Teolo: è stato un gesto volontario. Prima di uccidersi si sarebbero disfatti dell'eredità

Ci sarebbe un gesto volontario dietro la morte di Rosa Dalla Valle e Paolo Rampon, madre e figlio trovati morti in casa a Teolo, in provincia di Padova. Stando alle ultime notizie, i due, di 87 e 60 anni, si sarebbero tolti la vita per scelta, provocando una fuga di gas dopo aver chiuso tutte le porte e aver tagliato circa 20mila euro di banconote per non farle avere ai parenti come eredità.

Madre e figlio trovati morti in casa a Teolo: è stato un gesto volontario

I corpi di madre e figlio erano stati trovati senza vita all'interno della villetta in cui vivevano in via Rialto, a Teolo, in provincia di Padova, nella mattinata di ieri, 22 novembre. A scoprirli erano stati i vigili del fuoco intervenuti dopo la segnalazione di alcuni vicini di casa, che avevano sentito un forte odore di gas provenire dalla loro abitazione, notando anche del fumo.

Si era subito pensato a una fuga involontaria, un incidente domestico che li aveva colti di sorpresa nel sonno, di notte. Gli accertamenti condotti nelle scorse ore hanno portato a un esito diverso: Rosa Dalla Valle e Paolo Rampon, di 87 e 60 anni, si sarebbero tolti volontariamente la vita, respirando le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufa a legno.

Prima di uccidersi, oltre a chiudere tutte le porte e le finestre dell'abitazione (per evitare che il gas si disperdesse), avrebbero anche tagliato - per renderle inutilizzabili - 20mila euro circa di banconote. L'ipotesi è che non volessero farle avere in eredità ai loro parenti.

I rapporti deteriorati con i parenti

Da anni Dalla Valle e Rampon non avevano contatti con i familiari. A riportarlo è il Corriere del Veneto, secondo cui i due potrebbero aver deciso di rendere inservibile il denaro accumulato lavorando proprio per evitare che finisse nelle loro mani.

Perché si siano uccisi, però, resta da chiarire.

virgolette
Lui e la madre non hanno mai avuto grandi rapporti con il vicinato dopo la morte del padre, muratore, avvenuta quindici anni fa. Non ho sentito alcun boato durante la notte, ed erano almeno due giorni che non vedevo nessuno dei due,

ha riferito uno dei vicini di casa intercettato dai microfoni dei giornalisti locali nelle scorse ore. Sembra che entrambi fossero molto riservati. Che non si facessero vedere spesso fuori casa. Sarà la Procura a cercare di chiarire il motivo della loro scelta.

Il precedente di Barletta

Lo scorso luglio una madre e un figlio erano stati trovati morti in casa a Barletta, in Puglia. Si trattava di una donna di 73 anni e di un uomo di 53 con problemi di salute. A dare l'allarme era stato il marito della signora, rincasato insieme all'altro figlio dopo qualche giorno trascorso fuori casa.

I loro corpi giacevano senza vita in due stanze diverse dell'abitazione, situata in viale delle Belle Arti, nel quartiere Barberini. Per fare luce sul caso la Procura di competenza aveva aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. A oltre quattro mesi dai fatti, però, non si è riusciti a fare chiarezza.

L'autopsia ha escluso che i due siano stati vittime di violenza. Cosa ne abbia determinato la morte, però, non è ancora chiaro. Tra le ipotesi che sono state avanzate c'è quella di un omicidio-suicidio. Oppure il 53enne, affetto da mutismo, potrebbe aver deciso di togliersi la vita dopo la morte per cause naturali della madre.

In questo articolo parlavamo di un caso di omicidio-suicidio: Chi era Vita Di Bono, la 47enne di Corbetta che ha ucciso il marito Luigi Buccino e si è tolta la vita: soffriva di problemi psichiatrici. Al seguente, link, invece, un pezzo su una lite tra padre e figlio sfociata in omicidio: Uccide il padre al culmine di una lite a Teramo: arrestato per omicidio volontario 49enne del posto.

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Sara D'Aversa
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