Nuova ondata di panico sta invadendo la Cina negli ultimi giorni. Un'epidemia di polmoniti sta accendendo focolai in tutta la parte settentrionale, colpendo i bambini. Ricordiamo che lo scorso 13 novembre, le autorità della Commissione sanitaria nazionale avevano portato all'attenzione dell'OMS l'aumento di casi di malattie respiratorie.
Due giorni fa, il 21 novembre i media e ProMed hanno segnalato diversi casi di una polmonite non diagnosticata nei bambini. Non si è ancora certo che i due allarmi siano collegati, ma l'attenzione è puntata sul Paese di Mezzo, che dovrà fornire al più presto informazioni e dati sull'epidemia.
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato da Tag24, è ancora troppo presto per parlare di qualsiasi cosa, ma ribadisce che:
"Io spero che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e le Istituzioni, in qualche modo, pretendano trasparenza e comunicazioni oggettive dalla Cina. Senza la massima trasparenza non si può dire nulla, rimangono informazioni frazionate. Ci può stare che sia un'epidemia, come abbiamo avuto anche noi. L'anno scorso noi abbiamo avuto un sacco di influenze di virus respiratorio sinciziale. Il virus ha recuperato gli anni in cui non è circolato, quindi è possibile che loro in modo non sincrono con noi, cioè a distanza di un anno, stiano subendo la stessa cosa. Può essere un'epidemia di mycoplasma pneumoniae, che è un batterio particolare. Ma si tratta di avere informazioni e dati. Così si può solo dire "accidenti, cosa succede?".
Intanto, anche il virologo Roberto Burioni ha detto la sua riguardo questa nuova epidemia, invitando tramite i suoi canali social a mantenere la calma.