Volodymyr Zelensky traccia un primo bilancio della controffensiva ucraina nel 2023 e lancia un avvertimento alla Russia in vista del 2024. Le parole del leader ucraino lasciano intendere che, a detta di Kiev, il prossimo anno potrebbe rivelarsi decisivo per gli esiti del conflitto.
A seguire, il capo dello Stato ucraino ha elencato "almeno cinque ragioni" per le quali "il rafforzamento della difesa aerea dell'Ucraina è il miglior investimento strategico per la sicurezza".
Per prima cosa, secondo il presidente, "ogni sistema e missile fornito all'Ucraina salva vite umane".
Più forte è la "nostra difesa aerea", ha continuato Zelensky, maggiore è "il successo dell'Ucraina nel Mar Nero". Di conseguenza "aumentano le esportazioni marittime, migliore è la protezione della libertà di navigazione e maggiore è la stabilità". Questo permetterà di consegnare "centinaia di migliaia di tonnellate di cibo in più", attraverso "un corridoio di esportazione marittimo più sicuro", e di "contrastare la crisi alimentare globale".
Infine, ha concluso il leader di Kiev, "ogni sistema di difesa aerea e ogni missile in più fa risparmiare risorse".
Nel frattempo, a Roma, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce il suo appoggio al Paese invaso durante il question time al Senato. La premier italiana si dice "fiera di aver dimostrato ancora una volta la coerenza delle mie posizioni e del governo in tema di politica estera".
Un'occasione per scagliarsi con chi "decide di sostenere che non andasse più aiutata Kiev quando è passato all'opposizione", allo scopo di "guadagnare un consenso facile".