Si continua a discutere della riforma della giustizia e ad intervenire è l'ex premier Matteo Renzi, che pubblica sul proprio profilo X un video contenente un lungo intervento da lui stesso rilasciato in Senato nel 2019. Il leader di Italia Viva non perde occasione di sottolineare l'incoerenza di Giorgia Meloni. Poi, rivolgendosi direttamente all'attuale Presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia, domanda: Ma di che cosa hai paura?. Nel frattempo lo scontro tra il centrodestra e i magistrati si infuoca sempre di più, soprattutto dopo le parole del ministro Crosetto.
Negli ultimi giorni, al centro della politica nazionale vi è soprattutto il tema della riforma della giustizia. Anche Matteo Renzi decide di dire la sua e pubblica un post su X nel quale non solo riporta un suo discorso fatto in Senato quattro anni fa, ma si rivolge anche direttamente alla premier Giorgia Meloni.
Il politico ricorda che ieri, domenica 26 novembre, il ministro della Difesa Guido Crosetto, ha riportato al centro l'annoso tema del rapporto tra la magistratura e la politica. Parla inoltre dell’attuale Presidente del Consiglio la quale, secondo Renzi, fa la vittima sui media e, al tempo stesso, lavora per bloccare la riforma in Parlamento.
Lo scrive in un post su X, rilanciando un proprio intervento che – a suo dire – per molti aspetti è ancora attuale al giorno d'oggi. Riferisce anche che proprio dopo questo discorso, gli furono notificati ben 5 avvisi di garanzia. Infine stuzzica direttamente Giorgia Meloni.
Ecco le sue dichiarazioni:
E ancora:
Ecco invece qui il post pubblicato oggi, lunedì 27 novembre 2023, dal leader di Italia Viva. In questo, oltre al commento su Guido Crosetto e alla frecciatina mandata a Giorgia Meloni, si trova anche appunto il video del suo intervento in Senato del 2019 a proposito del tema della separazione tra giustizia e politica. Un tema che viene affrontato ormai da diversi anni.
Matteo Renzi aveva iniziato il suo discorso affermando che non intendeva discutere di una singola inchiesta della magistratura né del finanziamento ai partiti né di una polemica mediatica. Egli voleva affrontare la grande questione della democrazia liberale partendo proprio dal principio della divisione dei poteri tra il campo legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario.
Aveva citato personaggi come Montesquieu e Aldo Moro. Aveva ricordato che non era la prima volta in cui un ex Presidente del Consiglio in un'Aula del Parlamento affrontava il tema della separazione dei poteri. Renzi aveva affermato che all'epoca venne fatto un procedimento ad alcuni ministri e si arrivò addirittura le dimissioni dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone, costretto a lasciare il Quirinale (ma non in quanto coinvolto).
Aveva parlato anche di Bettino Craxi e del suo intervento a Montecitorio a proposito di questo tema risalente al 3 luglio del 1992. Renzi affrontato il rischio di far diventare ciascuna cosa un finanziamento illecito alla politica, il fatto che è spesso la magistratura a decidere cosa è partito e cosa non lo è. Aveva ricordato di aver avuto discussioni su argomenti come le ferie dei magistrati o il noto referendum costituzionale.
Infine aveva concluso ricordando l'importanza di riconoscere tutti quegli uomini tutte quelle donne che hanno perso la vita per svolgere il ruolo di giudici e magistrati.
Negli ultimi giorni si è nuovamente accesa la discussione riguardante la riforma della giustizia e, di conseguenza, anche lo scontro tra il mondo della politica e il mondo giudiziario. Ad accendere ancora i riflettori sul tema è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha attaccato frontalmente i giudici, in una importante intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Il ministro ha parlato di opposizione giudiziaria al governo Meloni. Non ha usato mezzi termini. Ha riferito che, secondo lui, la magistratura sarebbe sempre stata in contrapposizione con il centrodestra. Ha asserito inoltre che ci sarebbe una certa parte della magistratura che farebbe delle riunioni per fermare l'operato di Giorgia Meloni.
Il clima è tesissimo. Non dimentichiamo inoltre che il ministro della Giustizia Carlo Nordio, parlando del rapporto tra il potere politico e quello giudiziario, aveva sostenuto:
Le pesanti parole di Crosetto hanno portato all'immediata reazione da parte di Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm). Egli ha smentito le dichiarazioni del ministro accusandolo di diffondere fake news che fanno male alle istituzioni e all'intero Paese.
A questo punto Renzi ha ricordato che la riforma della giustizia è sparita dai radar per volontà della stessa premier Giorgia Meloni. Oggi inoltre il leader di Italia Viva a Italia direzione ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: