È confermata la condanna all'ergastolo per Pietro Morreale, il ragazzo accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Roberta Siragusa a Caccamo, in provincia di Palermo. L'accusa è di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
Pietro Morreale è assistito dall'avvocato Gaetano Giunta, invece si è costituita parte civile la famiglia della vittima e il Comune di Caccamo.
Condanna confermata dalla Corte d'Appello del Tribunale di Palermo, dopo il rigetto della richiesta da parte della difesa di una perizia psichiatrica sul 21enne. La decisione è arrivata al termine del processo iniziato lo scorso 9 ottobre.
A chiedere la conferma della condanna, invece, la sostituta procuratrice Maria Teresa Maligno. In aula per la lettura della pronuncia della corte d'Assise, il fratello, i genitori, la nonna, la zia e i cugini di Roberta Siragusa.
Dopo la sentenza di primo grado, Morreale era stato condannato al risarcimento del danno per un valore di 225 mila euro alla madre della vittima, Iana Brancato. Al padre di Roberta 229 mila euro e al fratello 209 mila euro. Un ulteriore risarcimento anche alla nonna, di circa 117 mila euro, e al Comune di Caccamo per 15 mila euro.
Al termine della sentenza, i legali della famiglia Siragusa, Giuseppe Canzone, Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Sergio Burgio, hanno commentato la conferma della condanna. Nella nota: