In momenti di stanca politica, nulla di meglio che agitare complotti e aizzare le polemiche contro un nemico comune. Questo è quanto sta succedendo dopo le parole di critica che Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha dedicato alla magistratura: una sua parte si riunirebbe in congressi segreti per preparare piani atti a destabilizzare il governo di Giorgia Meloni.
Crosetto non ha spiegato chi o cosa sarebbero, nel dettaglio, gli autori del "complotto", ma tanto è bastato agli alleati di governo per unirsi a lui e continuare nelle critiche alla magistratura italiana. Un attacco che ricorda le intemerate di Silvio Berlusconi contro i magistrati comunisti e le forze d'opposizione hanno già chiesto a Crosetto di riferire in Parlamento sull'argomento.
Sia Maurizio Gasparri (Forza Italia) che Andrea Crippa (Lega) sono d'accordo su di un punto: "la magistratura è una casta politicizzata".
Il primo a dire la sua sull'argomento è stato Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. Il suo ragionamento è stato molto semplice: conoscendo da tempo Crosetto e non dubitando della sua onestà, ciò porta a considerare che l'accusa del ministro contro la magistratura sono più che fondate:
Analogo atteggiamento ha espresso il numero due della Lega, Andrea Crippa.
Crippa fa riferimento a Iolanda Apostolico, giudice di Catania che un video (passato a Salvini non si sa da chi) riprese mentre partecipava ad un corteo che criticava le politiche del leader della Lega quando era ministro dell'Interno.
Per Crippa l'inadempienza della magistratura sta proprio nel fatto di non aver sanzionato Apostolico, che poi per la sua presunta "ideologia di sinistra" avrebbe evitato di applicare alcuni decreti di espulsione.