Nel Decreto energia approvato dal Consiglio dei Ministri salta la proroga al mercato tutelato dell’energia. Non c’è nessuna traccia del possibile rinvio di cui si era ipotizzato durante le settimane e i mesi scorsi.
Il Decreto legge energia era molto atteso proprio per via delle possibilità di proroga. Sfumata la proroga, il mercato tutelato finirà, come era previsto, nel 2024. Una preoccupazione in più per i cittadini che, già da mesi, stanno fronteggiando un aumento dei costi dell’energia elettrica non indifferente.
Con l’addio al mercato tutelato, la situazione potrebbe cambiare. Cosa succede?
La proroga tanto attesa al mercato dell’energia è saltata. La norma non è stata inserita nel Decreto-legge energia, approvato dal Consiglio dei Ministri. A partire dal 10 gennaio 2024, per il gas, e dal 1° aprile 2024, per l’energia elettrica, finiranno ufficialmente le tariffe in bolletta fissate dallo Stato.
Il rinvio era stato fortemente richiesto dai consumatori, per cercare di far fronte meglio ai rincari energetici e per non trovarsi, proprio in un periodo fragile, in balia delle offerte concorrenziali del mercato libero.
In ogni caso, la proroga è saltata e circa 9,5 milioni di famiglie e contribuenti, entro la metà del 2024, saranno chiamati a sottoscrivere un nuovo contratto.
Proprio il passaggio al mercato libero spaventa i consumatori, ma il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha comunicato che provvederà ad istituire un tavolo per trovare modalità di passaggio più morbide.
La fine del mercato tutelato non è arrivata all’improvviso, ma se ne stava già parlando da tempo. Sicuramente si era fiduciosi su una proroga, dato il momento molto fragile che stiamo vivendo e i continui rincari energetici.
Cosa succede con la fine del mercato tutelato? Adesso che sembra esserci una vera e propria conferma alla fine del mercato tutelato, i cittadini interessati dal passaggio riceveranno dai rivenditori una lettera con illustrate tutte le possibili offerte.
Non tutti i cittadini sono obbligati al passaggio. I cittadini considerati vulnerabili, che si trovano in una particolare condizione, verranno trasferiti automaticamente nel servizio di tutela della vulnerabilità, con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Arera. Chi sono i cittadini vulnerabili?
Tutti gli altri, ovvero i cittadini non vulnerabili devono decidere se rimanere con l’attuale operatore oppure rivolgersi ad altri venditori, in base alle proprie esigenze.
Cosa succede se non si effettua il passaggio? Nel caso del gas, i cittadini verranno trasferiti automaticamente ad una fornitura placet. Invece, nel caso dell’energia elettrica, gli utenti entreranno nel servizio a tutele graduali, della durata di tre anni.
È vero che il Decreto legge energia non contiene la proroga al mercato tutelato dell’energia, ma ci sono molte altre novità importanti. Il decreto istituisce un fondo da 350 milioni di euro all’anno fino al 2032 per Regioni e Province Autonome per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti fotovoltaici.
C’è dell’altro. Il Decreto prevede anche la nascita al Sud di due poli per la produzione degli impianti per l’eolico offshore, ovvero piattaforme galleggianti e turbine. Si prevede, infatti, che nei prossimi mesi dovranno essere individuati anche i due porti che dovranno ospitarli.
Una delle maggiori novità, però, riguarda la possibilità concessa a Regioni e Comuni di presentare autocandidature per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari.
Oltre all’energia elettrica, il provvedimento riguarda anche il settore del gas e prevede il rilascio di nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi.
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