"Sono estremisti" questa è la motivazione fornita dalla Corte Suprema in Russia poco prima di rendere illegale il movimento Lgbt. Una decisione destinata a scatenare tantissime polemiche in Europa e da parte delle Ong.
La Corte Suprema russa ha decretato che il movimento Lgbt è estremista. Nei prossimi mesi si stima che potrebbero esserci inasprimenti delle pene per le persone omosessuali e transgender che vivono in Russia. Le attività legate ai gruppi Lgbt e alla difesa dei loro diritti sono state rese illegali con oggi: non sarà neanche possibile esporre la bandiera arcobaleno o pubblicare simboli online pro-Lgbt.
Le organizzazioni russe per i diritti umani avevano chiesto alla Corte Suprema di respingere la richiesta arrivata dal Cremlino, dicendo che il movimento era lontano da qualsivoglia estremismo e non ci sono le basi per dichiararlo illegale. A cosa serve una mossa del genere? Molti pensano che si tratti di un modo per il presidente Vladimir Putin per tenere a bada la propria base conservatrice in vista delle elezioni.