Cosa fa il capo di stato maggiore delle forze operative terrestri? Si tratta del nuovo incarico, ancora più prestigioso del precedente assegnato al generale di divisione Roberto Vannacci.
Durante l’estate il suo nome era salito alla ribalta a causa delle polemiche in seguito alla pubblicazione del libro "Il mondo al contrario" dai toni aspri e controversi su tematiche delicate come il ruolo delle donne, gli omosessuali e gli immigrati.
Infatti da fine Agosto l’ufficiale era stato trasferito nella nuova struttura dell’Esercito dopo essere stato destituito dal comando dell’Istituto geografico militare di Firenze proprio per le sue esternazioni di natura politica, per nulla gradite dal ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Di fatto il ruolo di Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri, anche detto COMFOTER è una delle aree di vertice dell’Esercito italiano.
Si occupa dell’indirizzo delle attività di approntamento, della costituzione dello staff per il capo di Stato maggiore dell’Esercito in merito alle problematiche dell’addestramento, della simulazione e della validazione o certificazione delle G.U.
Il nuovo incarico assegnato al generale Roberto Vannacci, nominato capo di Stato maggiore del Comando delle Forze operative terrestri dell’Esercito è arrivato dal Ministero della Difesa che ha inoltre precisato che non si tratta di una promozione, dato che il ruolo in questione non comporta alcuna relazione con altre istituzioni.
Vannacci, affermano ancora le fonti della Difesa, dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri e non avrà alcuna autonomia decisionale diretta ma gestirà solo i propri capi ufficio.
Vannacci infatti sarà uno dei dirigenti al di sotto del comandante incaricato di guidare lo staff.
A lui risponderanno sia l’area Supporti operativi dedicata alla logistica e al personale, sia la componente operativa in senso stretto.
Gli altri uffici di comando della struttura sono il Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, anche conosciuto come COMFORDOT, il Comando Logistico o COMLOG, il Comando Forze Operative Nord e Sud, chiamato COMFOP Nord e Sud, il Comando Truppe Alpine e il Comando Nato Rapid Deployable Corps o NRDC-ITA.
In questo modo, ora Vannacci si troverà a ricoprire un incarico a lui ancora più gradito e anche più in linea con gli skills di un militare come lui che in carriera ha guidato prima il 9º Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin e in seguito la Brigata paracadutisti Folgore. Distinguendosi anche in teatri di guerra come la Somalia, l’Afghanistan e l’Iraq.
Sicuramente un ruolo di prestigio e affinità ma che non riguarda nessuna promozione, Vannacci infatti rimane generale e per il grado di generale di corpo d’armata dovrà ancora attendere.
Sul nuovo incarico si è espresso anche lo stesso Vannacci che ha dichiarato che già da oggi si trasferirà a Roma per essere fin da subito operativo.
"Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza", ha commentato il generale.
L'incarico infatti è di grande prestigio e Vannacci lo assumerà con grande determinazione e passione occupandosi della validazione delle unità che dovranno partire con ruoli operativi all’estero, ma anche della loro preparazione e del loro addestramento.
Infine, dalle parole di Vannacci, riguardo alla polemica dei mesi scorsi trapela la sua assoluta convinzione di non aver mai violato nessuna norma né legale né disciplinare.
Prima che il generale ricevesse il nuovo incarico si ipotizzava, anche se non era mai arrivata alcuna conferma ufficiale, una sua eventuale candidatura per le prossime elezioni europee nelle liste della Lega, dato l'appoggio di Salvini sempre vicino a Vannacci.
Lo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti fatto i complimenti al generale per il suo nuovo incarico definendolo leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani.