Dicembre è un mese significativo per i dipendenti pubblici italiani, specialmente per gli insegnanti e il personale ATA, con molteplici aspettative legate alla busta paga e alle questioni contrattuali. La fine dell'anno rappresenta non solo un periodo festivo ma anche un momento cruciale dal punto di vista economico e professionale per questi lavoratori. In questo periodo arriva infatti la corresponsione della tredicesima mensilità per dipendenti NoiPA, così come l’Indennità di Vacanza Contrattuale.
Il portale NoiPA, essenziale per i dipendenti pubblici per controllare gli stipendi e altri dettagli finanziari, ha annunciato un'interruzione del servizio fino al 7 dicembre 2023.
Questo è quanto si legge sul portale, nonché su un recente Avviso:
Si informa che i servizi per gli amministrati presenti nell’area personale sono temporaneamente disabilitati per consentire interventi tecnici urgenti. Con successivo avviso sarà comunicato il ripristino dei servizi.
Per i docenti e il personale ATA, ci sono molte aspettative riguardo allo stipendio di dicembre. Le prime emissioni ordinarie sono già partite, ma i calcoli correnti potrebbero subire modifiche fino alla riapertura di NoiPA.
La tredicesima mensilità è sempre un aspetto di grande interesse per i dipendenti pubblici. Quest'anno, le aspettative sono maggiori, specialmente a causa dell'accesso limitato alle informazioni sul portale NoiPA. Molte persone hanno visto gli importi solo per breve tempo, trovandoli al di sotto delle aspettative. Pertanto, è fondamentale comprendere come viene calcolata questa importante componente dello stipendio, che di fatto è una mensilità aggiuntiva.
Il calcolo della tredicesima mensilità non segue il modello standard di un cedolino stipendiale. È soggetta a contributi previdenziali e assistenziali, oltre al prelievo Irpef. Non tutte le voci stipendiali entrano in questo calcolo, escludendo alcune componenti come le maggiorazioni per lavoro straordinario.
La formula base per il calcolo della tredicesima si basa sullo stipendio lordo e sui mesi lavorati. Per esempio, per un insegnante che ha lavorato 8 mesi a uno stipendio di 2.000 € mensili, il calcolo sarà: (2.000 € x 8 mesi) diviso 12, risultando in circa 1.333 €.
Un aspetto cruciale da considerare è se gli aumenti di stipendio si riflettano anche sulla tredicesima. L'incremento del 1,5% sullo stipendio ordinario si riflette sicuramente nella tredicesima. Tuttavia, le modifiche al cuneo fiscale seguono regolamenti specifici. Secondo la Circolare Inps n. 1932/2023, le riduzioni contributive si applicano in base a specifiche fasce di reddito, offrendo un risparmio tangibile sulle tasse per gli insegnanti.
NoiPA, seguendo le procedure stabilite, effettuerà il pagamento della tredicesima insieme allo stipendio di dicembre. Ciò include il personale in aspettativa e i supplenti temporanei. Per i lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro nell'anno, la tredicesima viene liquidata sull'ultimo cedolino.
Quest’anno le date di pagamento sono previste tra il 14 e il 15 dicembre, visto che il 16 dicembre è un sabato. Più precisamente, il 14 dicembre sarà pagato lo stipendio agli insegnanti di scuole materne ed elementari, mentre il 15 dicembre toccherà al personale amministrativo delle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa e al personale insegnante supplente temporaneo e al restante personale statale.
Questa è una data anticipata rispetto al calendario ordinario che ogni anno assume un significato particolare, soprattutto perché include la tredicesima mensilità, un elemento fondamentale per la pianificazione finanziaria di molti lavoratori.
Il cedolino ordinario di dicembre includerà il rateo stipendiale e la tredicesima, con una tassazione specifica. Inoltre, si prevede un pagamento unico per l'incremento dell'IVC, con un aumento notevole rispetto agli anni precedenti. Questo incremento rappresenta un aspetto significativo del reddito annuale per i dipendenti pubblici, che vedranno un incremento tangibile nel loro stipendio di fine anno.
L’Indennità di Vacanza Contrattuale è un pagamento unico destinato a compensare il periodo tra la scadenza e il rinnovo del CCNL. Il suo calcolo varia in base a fattori come il tasso di inflazione previsionale, gli stipendi tabellari e l'anzianità di servizio. Recenti dichiarazioni indicano un aumento significativo dell'IVC, con arretrati che variano da 900 € a 1.300 € lordi per il 2023, offrendo un sostegno finanziario apprezzabile per i docenti e il personale ATA.
Per monitorare lo stato dei pagamenti e gli importi erogabili, i dipendenti possono accedere alla piattaforma NoiPA con le proprie credenziali. Tuttavia, è importante notare che il servizio può subire interruzioni tecniche, come quelle annunciate fino al 7 dicembre.