La cena pre Ecofin convocata ieri sera per accordarsi sulla riforma del Patto di Stabilità si è conclusa a tarda notte senza un'intesa. Il vertice dei ministri finanziari europei avrebbe fatto dei progressi, ma l'accordo di fatto non c'è e saranno necessarie ulteriori consultazioni politiche e legali.
La cena che pecede l'Ecofin, Economic and Financial Affairs Council, che ha riunito i ministri finanziari europei questa notte a Bruxelles è finita nel caos. Il negoziato sulla riforma del Patto di Stabilità si è risolto un nulla di fatto, tra confusione e lunghe attese. Manca di fatto un'intesa definitiva, circostanza che vanifica la speranza di un rapido accordo espressa dai partecipanti all'inizio dei lavori.
Le fonti diplomatiche parlano comunque di "buoni progressi" raggiunti nel corso del negoziato. Isul tavolo delle trattative sono stati messi al vaglio temi caldi come le regole di bilancio e le misure di stabilità finanziaria nell'Unione Europea. L'arenarsi delle trattative però indica che le questioni fondamentali non hanno ancora trovato una larga intesa per essere affrontate.
La presidente di turno, la ministra spagnola Nadia Calviño, sperava di poter chiudere con un accordo lampo la riunione, inaugurando con un successo la sua nomina a presidente della Bei. Ma il nulla di fatto lascia intendere che le posizioni dei 27 Paesi sono ancora troppo distanti. Nello stallo delle trattative ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale l'esistenza di fronti contrapposti: da una parte la Germania e le sue nazioni satelliti, baluardo di solidità economica e austerità, dall'altra i Paesi con un debito elevato influenzati dalle mutevoli alleanze dell'asse Italia-Francia-Spagna. Fonti diplomatiche segnalano la necessità di ulteriori consultazioni politiche e legali.