Vladimir Putin ha sentito telefonicamente Benjamin Netanyahu, sottolineando ancor una volta la propria posizione circa la guerra in corso in Medio Oriente.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio di circa 50 minuti con Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano. A riferirlo è l’agenza di stampa russa Ria Novosti che ha spiegato come Netanyahu abbia espresso la propria gratitudine alla Russia. Il governo di Mosca infatti si è impegnato per liberare un cittadino israeliano con cittadinanza russa. Allo stesso tempo Israele ha dichiarato di voler utilizzare tutti i mezzi, sia politici che militari, per liberare i propri ostaggi.
Proprio a questo fine, Israele a chiesto alla Russia di far pressione sulla Croce Rossa per liberare gli ostaggi nella Striscia. Netanyahu, come spiega sempre l’agenza di stampa russa, ha sottolineato la propria insoddisfazione per la posizione assunta dalla Russia proprio sul conflitto in corso. Tel Aviv però ha criticato anche la cooperazione ritenuta molto pericolosa fra la Russia e l’Iran.
Putin e Netanyahu si sono sentiti per la seconda volta dall’inizio della guerra in Medio Oriente. Il primo contatto fra i due leader era avvenuto a metà ottobre, ma i punti di frizione rimangono ancora. La Russia ha ribadito ancora una volta la propria visione. Una soluzione equa al problema mediorientale sarebbe soltanto quella della creazione di uno Stato palestinese indipendente. Un’entità politica che dovrebbe convivere pacificamente con Israele. Chiaramente il governo di Tel Aviv non è favorevole alla soluzione proposta da Putin.