La Presidenza della Cop28 ha approvato una nuova bozza dell'accordo sul clima, senza tuttavia optare per l'eliminazione delle fonti fossili ma preferendo una riduzione del consumo delle stesse.
La Presidenza della Cop28 dopo ore di attesa ha presentato una nuova bozza di accordo sul clima. A Dubai il documento di oltre venti pagine ha riconosciuto la necessità di una riduzione profonda del consumo e della produzione di combustibili fossili. Tutto ciò sarà utile per raggiungere le emissioni nette a zero entro il 2050 o anche prima. Nel testo proposto alla ventottesima conferenza ONU sul clima infatti non vi è alcun riferimento all’espressione del phase-out, in riferimento all'uscita dalle fonti fossili.
In altre parole a Dubai non si è fatto riferimento all’eliminazione dell'uso di carbone, gas e petrolio ma soltanto ad una riduzione. Un altro riferimento che manca è quello relativo alla finestra temporale del 2030, fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2050. Lo stesso accordo ha esortato i Paesi aderenti ad accelerare nella produzione e nell’utilizzo di tecnologie a basse o zero emissioni.
Fra queste rientrano le energie rinnovabili, quella nucleare ma anche le tecnologie di abbattimento e rimozione. Un elenco di cui fa parte anche l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio oltre che la produzione di idrogeno sempre a basso contenuto di carbonio. L’operazione sarà necessaria in modo da poter potenziare gli sforzi nella sostituzione delle tecnologie fossili.