Il regime forfettario rappresenta una soluzione fiscale vantaggiosa per molte piccole imprese e professionisti individuali in Italia. Con la recente pubblicazione della Circolare n° 32 del 5 dicembre, l'Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi chiarimenti sul funzionamento di questo regime, soprattutto riguardo alla fuoriuscita ed eventuale rientro e ai requisiti aggiornati a partire dal 2023.
Le modifiche introdotte riguardano principalmente i limiti di ricavi e compensi e le conseguenze del loro superamento.
Il regime forfettario è accessibile alle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione individualmente. Per qualificarsi, nell'anno precedente devono aver:
Questa opzione è aperta sia per chi già svolge un’attività sia per i nuovi imprenditori, senza limiti temporali, purché siano rispettate le condizioni normative.
Il mancato rispetto di queste condizioni può portare alla perdita del regime forfettario. Inoltre, vi sono specifiche esclusioni, come per i non residenti (con eccezioni), chi si avvale di regimi speciali ai fini IVA, o chi effettua prevalentemente cessioni di beni immobili o mezzi di trasporto nuovi.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti novità. Se i ricavi/compensi superano i 85.000 euro ma rimangono entro 100.000 euro, la perdita del regime forfettario avviene con effetto dall'anno successivo. Tuttavia, se i ricavi/compensi superano i 100.000 euro, l'uscita dal regime è immediata, con l'applicazione delle regole ordinarie IRPEF e IVA.
Una volta superato il limite di 85.000 euro, ma rimanendo entro i 100.000 euro, i forfettari devono prestare attenzione alla gestione fiscale:
In caso di superamento della soglia di 100.000 euro, è necessario fatturare con IVA:
Sebbene la perdita del regime forfettario non precluda un futuro rientro, qualora si riacquistino i requisiti, è importante notare che l'uscita e il successivo rientro nel regime possono influenzare l'agevolazione sui contributi previdenziali. Questo aspetto è fondamentale per gli artigiani e commercianti che devono contribuire all'Inps.
Il regime forfettario prevede specifiche regole per la detrazione dell'IVA:
Sebbene l’uscita dal regime forfettario non precluda un eventuale ritorno, è importante considerare che il rientro nel regime forfettario è possibile solo ed esclusivamente se vengono nuovamente soddisfatti i requisiti, ma con perdita dell'agevolazione contributiva. In poche parole, in caso di rientro nel regime forfettario, bisognerà pagare più contributi, e perdere così l’agevolazione della contribuzione ridotta.
Il superamento dei limiti di ricavi/compensi ha importanti effetti anche sulle agevolazioni previdenziali: