L'ex calciatore Antonio Juliano, leggendario capitano del Napoli negli anni '60-'70, è morto il 13 dicembre 2023 in seguito ad una malattia. Lascia la moglie e tre figli.
Juliano viveva a Posillipo con la moglie Clorinda, chiamata affettuosamente Clory. La coppia ha avuto tre figli: Marco ha seguito la strada dell'architettura, mentre Barbara, psicologa di professione, li ha resi orgogliosi nonni. Andrea invece ha preso una strada diversa, diventando calciatore lontano dalla nativa Napoli.
Antonio Juliano, noto come "Totonno", nacque il 26 dicembre 1942, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli. Fin da giovane, Antonio dimostrò orgoglio, tenacia e dedizione al calcio, trasformando questa passione in un lavoro mai celato.
Juliano entrò nella storia del Napoli come uno dei suoi capitani più rappresentativi, raggiungendo un totale di 394 presenze con 26 gol segnati in Serie A, partecipando a sedici campionati, di cui due in Serie B. Vanta anche il primato di presenze (39) nelle competizioni europee.
Sebbene Bruscolotti lo superi in Coppa Italia con 96 presenze contro le 72 di Juliano, quest'ultimo rimane comunque un'icona per le sue 505 presenze complessive in maglia azzurra, record che verrà poi superato da Hamsik dopo molti anni.
La carriera di Juliano è adornata da importanti vittorie, tra cui due Coppe Italia (1962 e 1976), una Coppa delle Alpi nel 1966 e una Coppa di Lega anglo-italiana nel 1976. Si aggiunge a questo palmares anche il titolo europeo conquistato con la Nazionale nel 1968.
Pioniere nel calcio napoletano, Juliano è stato il primo a essere convocato nella Nazionale A, giocando 18 partite e partecipando a tre mondiali: Inghilterra '66, Messico '70 e Germania '74. Nella finale del Mondiale del '70 in Messico, Juliano scende in campo per gli ultimi 16 minuti nella sfida persa contro il Brasile di Pelè.