Fisico importante ed imponente, tanto che all'inizio della sua carriera ricopriva il ruolo di stopper. Libor Kozak però voleva giocare davanti e con la sua grande tecnica, la velocità nel dribbling, la forza nel colpo di testa e il suo senso del gol, convinse il suo mister a spostarlo in attacco. A 19 anni il trasferimento a Roma: quelli alla Lazio sono stati senza dubbio gli anni più importanti della sua carriera. Il suo momento migliore, sotto la guida di Reja, nella stagione 2012/13 quando diventa il miglior marcatore in attività nelle competizioni internazionali con 11 reti e il capocannoniere dell'Europa League con 8 gol. Il rimpianto più grande? Qualche infortunio di troppo, che gli ha condizionato la carriera. Gioca anche al Vicente Calderón e per commentare il match di questa sera, Atletico Madrid-Lazio, Kozak è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Al Cívitas Metropolitano è tutto pronto: l'Atletico Madrid attende la Lazio. Entrambe le formazioni, sia quella di Simeone, che quella di Sarri, sono già certe della qualificazione agli ottavi di Champions, ma il match delle 21.00 decreterà il posizionamento in classifica. Passare il turno da prima o seconda del girone, fa tutta la differenza del mondo e nessuna delle due squadra intende rinunciarci. Gli spagnoli hanno due risultati su tre a disposizione e il tecnico biancoceleste, come ha già confermato in conferenza stampa, sa bene che servirà un'impresa per portare a casa la vittoria. Specie in una stagione complicata come quella che stanno vivendo i capitolini e in uno stadio così difficile. Una tifoseria bollente, un ambiente caldissimo, in cui la Lazio ha già giocato nel 2012. Una situazione che Libor Kozak conosce bene e per commentare il match, Atletico Madrid-Lazio, proprio Kozak è intervenuto ai microfoni di Tag24.
Un'impresa ai limiti del possibile, l'Atletico non perde in casa da 19 partite. Come si affronta un match del genere e cosa ti aspetti dalla Lazio?
"Entrambe le squadre hanno già passato il turno e questo può fare la differenza dal punto di vista delle motivazioni. Sarà però sicuramente una bella partita, e lo dico da calciatore. Giocare match del genere è sempre bello, anche perchè parliamo di un avversario ostico ma stimolante. L'Atletico è una squadra difficile da battere, che ha una grande esperienza europea e che puntualmente fa molto bene in Champions League".
Cosa si prova a giocare in uno stadio del genere?
"Queste sono partite particolari, più difficili dal punto di vista tattico e tecnico ma più facili sotto l'aspetto motivazionale. Ogni calciatore sogna di disputare gare di questo livello e sono sicuro che chiunque scenderà in campo ci metterà grande impegno. La Lazio questa sera ha l'opportunità di dare una risposta e di dimostrare a che punto è la squadra in questo momento. Sono molto curioso di vedere come l'affronteranno i ragazzi di Sarri".
A proposito di questo, la Lazio sta incontrando molte difficolà e sta procedendo in campionato in maniera molto altalenante. Come vedi questa squadra?
"E' difficile farsi un'idea sulla Lazio in questa stagione. Li ho seguiti in Champions e hanno fatto un ottimo percorso ottenendo grandi risultati. In campionato invece è completamente un'altra cosa. E' davvero difficile fare paragoni e anche per questo sono molto curioso per questa sera. Non so cosa aspettarmi. La gara di questa sera potrebbe rappresentare l'occasione perfetta per ripartire, anche in Serie A. E' chiaro che i risultati ottenuti fino ad oggi non sono quelli previsti".
Ma secondo te la Lazio può lottare per ottenere, in campionato, un posto in Champions?
"Io penso di sì, anche perchè da questa sera passeranno un paio di mesi prima di tornare in campo di nuovo in Champions. Sono due competizioni completamente diverse e in Europa la Lazio ha dimostrato di meritarsi questo posto. Il girone non era così facile come in molti credevano. Anche lo scorso anno il Feyenoord aveva creato qualche problema ai biancocelesti e anche in questa stagione hanno dimostrato di essere una squadra ostica. Resto convinto che la Lazio se la possa giocare con chiunque, ma deve cambiare marcia in campionato".
Da attaccante, sai bene cosa rappresenta Roma e quanto pesa la maglia della Lazio. Cosa ti senti di dire a Castellanos, a cui manca sicuramente il gol in questo momento?
"E' un ragazzo giovane, con un potenziale enorme, molto più del mio (ride n.d.r). Posso dirgli solo di continuare a rederci e di non mollare, perchè il gol prima o poi arriva. Non deve far altro che rimanere tranquillo, ma so bene che non è facile. I tifosi, da un attaccante, si aspettano sempre i gol, perchè sono quelli che restano. Lui ha già dimostrato di avere qualità, ha talento e deve mantenere la calma".