Il vaccino contro il melanoma potrebbe rappresentare in futuro una delle principali armi contro questo tipo di tumore, specialmente per combattere il rischio di recidive con metastasi. Da tempo i ricercatori stanno sviluppando questo tipo di terapia sperimentale a base Mrna, che in base ai risultati dei test fino ad ora condotti, potrebbe ridurre significativamente l'incidenza della patologia maligna, specialmente in combinazione con altre cure specifiche come l'immunoterapia. Ora l'annuncio dalla casa farmaceutica Moderna, che conferma l'autorizzazione all'immissione sul mercato potrebbe arrivare già entro il 2025.
Il vaccino contro il melanoma a base MRna sviluppato dalla casa farmaceutica Moderna ha ottenuto ottimi risultati in fase sperimentale, tanto da aver prodotto una significativa diminuzione, nei pazienti che hanno partecipato ai test, dello sviluppo di recidive metastatiche, fino al 49% in meno. Ora, a tre anni dal follow up, arriva l'annuncio.
Il prodotto sarà presto approvato per l'immissione in commercio e potrà essere somministrato ai pazienti già entro il 2025. L'iter accelerato sarà garantito dalla necessità della revisione di alcuni farmaci innovativi, che sono designati per la cura di malattie gravi e per i quali sono stati pubblicati studi a dimostrazione dell'efficacia. E soprattutto che che rappresentano un passo avanti nel migliorare e potenziare i rimedi attualmente disponibili.
Il preparato permetterà quindi ai soggetti con patologie in corso, di ottenere una terapia personalizzata in base al sistema immunitario. L'amministratore delegato della società ha annunciato che sarà presto istituito un nuovo stabilimento dedicato alla preparazione di questi vaccini, in modo che questi siano pronti per il mercato una volta approvati definitivamente.
I test sperimentali del vaccino Moderna contro le recidive di melanoma maligno sono stati condotti su volontari ai quali era stato già rimosso il tumore maligno della pelle e che risultavano ad alto rischio di recidive, soprattutto di sviluppare metastasi a distanza dalla zona di origine.
Nello studio di fase 3, la combinazione tra immunoterapia e vaccino personalizzato a MRna ha ridotto fino al 49% lo sviluppo di recidive, andando quindi a migliorare l'aspettativa di vita dei pazienti e riducendo il rischio morte del 44%.
L'approvazione della nuova terapia avrà un iter più veloce anche perchè, dai risultati dei trial clinici sono emersi pochi effetti collaterali. Solo un quarto dei pazienti che aveva ricevuto la cura sperimentale infatti ha sviluppato sintomi connessi alla vaccinazione. E comunque di tipo lieve come ad esempio lieve affaticamento, brividi e dolore nel sito dell'iniezione.
I vaccini sperimentali a base MRna messaggero per il melanoma, e più in generale quelli che si stanno sviluppando attualmente contro alcuni tipi di tumori, come quello ai polmoni, funzionano non tanto per prevenire le malattie ma come terapia successiva anti recidive o per stimolare il sistema immunitario e per fungere da alternativa alla chemioterapia tradizionale.
Questi preparati altamente personalizzati in base alla caratteristiche del paziente, e combinati con l'immunoterapia, permetteranno in futuro, di allenare le cellule a riconoscere quelle maligne ed invasive per combatterle più velocemente. Rappresentano quindi una vera speranza per tutto il campo dell'oncologia medica.
Il melanoma rappresenta l'1% di tutti i tumori a livello globale. Tuttavia è un tipo di patologia che quando compare in forma maligna ha purtroppo alte percentuali di mortalità. Solo nel 2020 sono stati registrati 57.000 decessi. Per questo, oltre alle terapie successive alla comparsa del tumore, gli specialisti raccomandano la prevenzione. La principale causa di questo problema oltre alla predisposizione per tipologia di pelle, è l'esposizione prolungata ai raggi solari senza adeguate protezioni.
La migliore cura preventiva resta sempre la riduzione del rischio tramite comportamenti corretti. Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde e soprattutto senza aver prima applicato creme con filtri anti UV. Ridurre l'uso di lampade abbronzanti e periodicamente aderire ai programmi di screening sul melanoma con un controllo annuale della pelle e dei nei a rischio.