Matteo Salvini torna a promuovere l'idea di costruire una centrale nucleare a Milano. Durante il suo intervento all'evento "L'Italia dei sì", il ministro delle infrastrutture e dei trasposrti ha dunque ribadito la sua preferenza per questa fonte di energia: "Pulita sicura e che guarda al futuro".
Durante il suo intervenuto di oggi all'evento "L'Italia dei sì, Progetti e grandi opere" al Mind, Milano Innovation District, a Rho, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è tornato a parlare di nucleare, riproponendo la costruzione di una centrale a Milano. "Questa legislatura deve essere quella che porta l'Italia tra le nazioni sviluppate" - ha ribadito il ministro - "A me piacerebbe che alle 56 centrali in costruzione se ne aggiungesse una 57esima. Però, siccome c'è la sindrome Nimby, io da milanese dico facciamola a Milano perché sono convinto che sia energia pulita sicura e che guarda al futuro"
In passato e in più riprese, Matteo Salvini ha avanzato la medesima proposta. Ad ottobre aveva detto che la centrale nella "sua Milano" l'avrebbe voluta operativa entro il 2032. Un'ipotesi accolta con una certa perplessità dal sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala, che in relazioni ai tempi commentò "La vedo dura", aggiungendo poi "Ci vuole buon senso. Ancora prima, precisamente a giugno 2022, il ministro ha addirittura indicato l'ipotetico sito dove erigerla, ovvero il quartiere milanese di Baggio, lo stesso dove Salvini è cresciuto. In quella occasione, ricordò che "Ci sono 441 reattori nucleari funzionanti nel mondo, di cui 104 in Europa e 56 solo in Francia. In Italia, zero".