La quarta ed ultima giornata di Atreju, la festa di partito di Fratelli d'Italia, si è chiusa con un botta e risposta fra il maggior partito di governo e quello d'opposizione, il PD. Elly Schlein, insieme ad altri colleghi di partito, aveva da giorni criticato il parterre di ospiti arrivati per parlare ad Atreju ed era giunta a definire la kermesse un "patetico show".
Da FdI hanno deciso di rispondere a tono, ricordando come nei mesi passati la leader del PD avesse scelto di non partecipare (in maniera polemica) alla festa di Fratelli d'Italia. L'organizzatore di Atreju, Giovanni Donzelli, ha scelto di replicare così: "Dice che la nostra è una festa di terz'ordine? Sta solo rosicando".
Il discorso di chiusura di Giorgia Meloni, alla kermesse di Atreju, non è passato inosservato. Una celebrazione di sé stessa come statista, come "queenmaker" di alcune politiche europee (specie per quanto concerne il bilancio comunitario) e come federatrice del centrodestra, che Meloni ritiene abbastanza solido da durare per tutta la legislatura.
Parte del discorso ovviamente è stato dedicato anche all'opposizione politica in Italia. Schlein aveva rifiutato di partecipare? Per Meloni ciò indica "mancanza di coraggio" e le critiche che la leader del PD ha dedicato ad Atreju sono una specie di insulto a chi ha deciso di partecipare.
L'ultima stoccata, in ordine di tempo, Schlein l'aveva postata sul suo profilo di X: Atreju è stato "un patetico show" che serviva solo a nascondere l'inefficace politica governativa. Giovanni Donzelli, l'organizzatore di Atreju ed esponente importante di FdI, sceglie di replicare seguendo il copione impostato da Meloni:
Donzelli passa poi a ringraziare le persone, ospiti e semplici cittadini (anche non militanti di FdI), che sono passate a seguire gli eventi, i panel, le premiazioni e a passare del tempo con tutte le attività organizzate dal partito di Meloni.
La sua ironia diventa palpabile quando accenna alla "festicciola" organizzata dal PD e che ha visto partecipare politici come Prodi, Letta e Gentiloni: Donzelli sembra dire che da un lato c'era un museo delle cere e di politici chiusi in sé stessi, mentre ad Atreju c'erano molte più famiglie e persone interessate a rendere l'evento vivo e partecipato.