Sono passati 2 anni dalla morte di Franco Battiato. Il cantautore, musicista e regista siciliano si è spento a 76 anni, nella sua casa di Milo, a causa di una malattia degenerativa con la quale combatteva da tempo.
Nel corso della sua carriera, l'artista ha pubblicato 30 album in studio e 8 dal vivo. Uno di questi dischi è Sulle corde di Aries, giunto al 50esimo anno dalla sua pubblicazione con la label indipendente Bla Bla.
Uscito nel dicembre del 1973 e sequel di Pollution, Sulle corde di Aries è parte integrante della fase sperimentale di Battiato, un viaggio in sonorità d'avanguardia tra prog-rock, folk, cantautorato, psichedelia.
Il disco segna anche uno dei primi avvicinamenti del cantante al mondo della spiritualità e agli insegnamenti del noto filosofo Georges Ivanovič Gurdjieff, inventore della Quarta Via: sistema attraverso il quale sarebbe possibile raggiungere un reale e completo sviluppo dell'uomo e risvegliare la sua coscienza.
Un percorso, quello religioso e metafisico, approfondito dall'autore anche in qualità di regista nei film Attraversando il bardo e Niente è come sembra.
I testi e le musiche sono entrambi a cura di Franco Battiato e tra il 2017 e il 2022 sono state prodotte tre ristampe in vinile, di cui una edizione in solo 1000 esemplari distribuita da Sony Music.
Il cantante e polistrumentista, ha introdotto in Sulle corde di Aries il VCS3, un sintetizzatore analogico con una flessibile architettura a voce semi-modulare utilizzato all'estero da altri musicisti dell'epoca, sempre pionieri nel loro genere.
Tra questi troviamo: Brian Eno, The Who, Pink Floyd, Kraftwerk, Tangerine Dream e l'italiano Lucio Battisti nell'acclamato album Anima Latina che applicò il synth a chitarra e voce.