La Polizia Economico-Finanziaria di Brescia insieme alla Guardia di Finanza è riuscita a bloccare le attività di una banda criminale cinese. Le autorità hanno arrestato trentuno soggetto per riciclaggio e creazione di banche abusive.
Un’associazione cinese dedita al riciclaggio di denaro a livello nazionale è finita nel mirino delle autorità. Il blitz è stato effettuato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, insieme al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza. La Dda ha disposto perquisizioni personali e locali nei confronti di trentuno soggetti, nello specifico ventuno persone fisiche e dieci giuridiche. Gli stessi sono stati ritenuti responsabili di associazione per delinquere, prestazione abusiva di servizio di pagamento, autoriciclaggio e riciclaggio.
Capi d’imputazione aggravati dalla transnazionalità del reato. I militari hanno operato in varie provincie italiane come Brescia, Bergamo, Milano, Cremona, Pistoia, Verona, Bolzano, Reggio Emilia, Prato e Udine. Le indagini, avviate nel novembre 2022, hanno svelato un’organizzazione criminale presente in tutta Italia. Le attività dei cinesi, i principali interlocutori, avrebbero portato alla creazione di banche abusive. Le stesse attraverso canali finanziari paralleli sono riuscite ad aggirare il sistema di prevenzione antiriciclaggio.
La Guardia di Finanza ad ogni modo è riuscita a ricostruire tutto il circuito finanziario utilizzato per mettere in atto tali condotte illecite. L'obiettivo era trasferire denaro dall’Italia alla Cina con la garanzia dell’anonimato, grazie all'ausilio di applicazioni informatiche crittografate. In seguito alle perquisizioni le Fiamme Gialle hanno arrestato tre soggetti in flagranza di reato per riciclaggio. Altri quattro cinesi invece hanno subito una denuncia per esercizio di giochi d’azzardo e riciclaggio. Infine, due soggetti sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano. I militari hanno sequestrato anche 1,2 milioni di euro, insieme a sei Rolex, decine di dispositivi informatici e cinque macchine conta soldi. Le attività sono state svolte in collaborazione con le unità cinofile cash dog.