23 Dec, 2023 - 13:00

Nirvana, riaperta la causa del bimbo sulla cover di Nevermind: "Sono stato ampiamente sfruttato"

Nirvana, riaperta la causa del bimbo sulla cover di Nevermind: "Sono stato ampiamente sfruttato"

I Nirvana sono finiti di nuovo nell'occhio del ciclone. La storica band grunge di Seattle, capitanata dal compianto Kurt Cobain, è stata denunciata nuovamente per pedopornografia infantile da parte di Spencer Elden, il bambino - ormai adulto - protagonista della copertina di Nevermind, loro album più celebre.

Nirvana, riaperta la causa del bimbo sulla cover di Nevermind: cosa è successo

La Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito ha ripristinato la causa per l'uso dell'immagine sulla cover del secondo album dei Nirvana, Nevermind, pubblicato da Geffen Records nel 1991. La decisione arriva a più di un anno di distanza dall'archiviazione della stessa da parte del tribunale distrettuale della California.

Secondo la nuova sentenza depositata giovedì 21 dicembre, la corte d'appello ha annullato la decisione della corte distrettuale "perché ogni ripubblicazione di materiale pedopornografico può costituire una nuova lesione personale". La denuncia di Elden relativa alla presunta ripubblicazione della copertina dell'album nei dieci anni precedenti la sua azione non era prescritta.

La prima causa è stata intentata dal giovane nel 2021 nei confronti di Krist Novoselic, Dave Grohl e Courtney Love che rappresenta il lascito di Cobain, Universal Music Group, Geffen Records, il fotografo Kirk Weddle e altre parti per l'uso della sua immagine di nudo.

I legali di Elden hanno dichiarato quanto segue:

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Elden è stato "ampiamente sfruttato dagli imputati che hanno consapevolmente posseduto, trasportato, riprodotto, pubblicizzato, promosso, presentato, distribuito, fornito e ottenuto materiale pedopornografico commerciale che lo raffigura"

Come proseguirà la causa legale

La Corte d'Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti ha osservato che "la denuncia di Elden fa valere nuove lesioni, derivanti dalla ridistribuzione della copertina dell'album da parte degli imputati durante i dieci anni precedenti l'azione", incluso il nuovo boxset per il 30° anniversario uscito nel 2021.

La corte d'appello ha concluso: Poiché la richiesta di Elden non è vietata dal termine di prescrizione decennale stabilito nel § 2255(b)(1)(B), il tribunale del distretto 16 ELDEN V. NIRVANA LLC ha commesso un errore nell'accogliere la mozione degli imputati licenziare per prescrizione

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Antonio Preziosi
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