Elena Catteneo e Liliana Segre affidano alle pagine del Corriere della Sera il loro appello ai giovani a perseverare nella vita e negli studi. Il lungo intervento congiunto delle due senatrici a vita arriva dopo la pubblicazione dei dati sull'abbandono degli studi universitari nel corso dell'anno accademico 2021-2022. In base a quanto diffuso dal ministero dell’Università e della Ricerca, il fenomeno ha fatto registrare un +7%, l'aumento più alto negli ultimi 10 anni. Dalle due parlamentari, da anni impegnate nella sensibilizzazione dei più giovani su tematiche sociali e storiche, un invito a non sentirsi inadeguati rispetto alle sfide quotidiane: "Ragazzi, permettetevi di sbagliare e non rinunciate a lottare per quello in cui credete"
Le senatrici a vita Elena Cattaneo e Liliana Segre pubblicano sulle pagine del Corriere della Sera un lungo e articolato intervento, rivolgendosi ai giovani che hanno lasciato, o hanno intenzione di farlo, gli studi. Lo fanno consapevoli delle differenze che le caratterizzano per età ed esperienza politica, ma convinte che l'impegno che entrambe hanno profuso nel cercare un dialogo con le nuove generazioni le avvicini in una motivazione profonda. "Incontrare gli studenti - dichiarano le due parlamentari - parlare con loro, ascoltarli, per entrambe ha sempre significato anche preparare ragazze e ragazzi a fare i conti con ciò che li avrebbe aspettati una volta usciti dall’ambito scolastico".
Le parole appassionate delle due senatrici nascono da un dato concreto di realtà, quello dell'abbandono dei corsi universitari, ma si caricano di un senso ben più ampio dell'esortazione a continuare nell'impegno scolastico. Toccando tanti temi diversi, dall'impegno civile al rispetto per ogni singolo individuo, Cattaneo e Segre consegnano tra le righe la loro eredità morale. "Non cercate la prevaricazione - hanno esortato le due senatrici - ma coltivate l’ascolto, l’inclusione e il rispetto per ogni donna e ogni uomo che incontrerete".
I giovani devono sbagliare, fa parte della loro crescita. "Si è persa così la consapevolezza che la vita non sia fatta solo di risultati da ottenere e di traguardi da tagliare, ma anche del percorso" sottolineano dalle pagine del Corriere. Quindi abbandonare gli studi perché sopraffatti da un senso di inadeguatezza è controproducente secondo le due parlamentari.
"Un fallimento non comporta necessariamente la rinuncia a un sogno - commentano Cattaneo e Segre - perché la delusione si può trasformare in nuovi stimoli e nuove idee", aggiungendo poi l'esortazione a continuare negli studi: "E studiate, sempre. Anche per chi non può, per chi non ha potuto farlo in passato o, da adulto, pensa di non essere più in grado. La conoscenza è libertà".