Si terranno nel primo pomeriggio di oggi, 29 dicembre, presso il Duomo di Castelfranco Veneto, i funerali di Vanessa Ballan, la madre di 26 anni uccisa a coltellate dall'ex amante nella sua abitazione di Riese Pio X, nel Trevigiano, lo scorso 19 dicembre. Per l'occasione in tutto il Veneto è stato proclamato il lutto regionale, come era successo già il 5 dicembre per l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin.
ha fatto sapere in una nota l'avvocato Simone Guglielmin, che ci ha anche tenuto a ringraziare tutti per l'affetto mostrato alla famiglia della vittima. In centinaia oggi la raggiungeranno a Castelfranco Veneto per i funerali della 26enne, uccisa a coltellate dall'ex amante di origini kosovare Bujar Fandaj, ora detenuto nel carcere di Santa Bona, a Treviso.
I fatti risalgono al 19 dicembre scorso. A trovare il corpo senza vita della giovane incinta era stato il compagno Nicola Scapinello, dopo essere rincasato. Erano circa le 12. Poche ore prima l'imprenditore edile 41enne aveva scavalcato la recinzione della villetta bifamiliare in cui Vanessa viveva insieme all'uomo e al figlio di quattro anni, rompendo il vetro della portafinestra con un martello e accoltellandola ai polmoni e al cuore, fino a lasciarla esanime.
La scorsa estate la 26enne aveva deciso di mettere fine alla loro relazione extraconiugale - iniziata oltre un anno prima -, scatenando la sua ira: Fandaj aveva preso a seguirla sul luogo di lavoro, ricattandola e minacciandola di far sapere al compagno cosa c'era stato tra di loro.
Ad ottobre lo aveva fatto per davvero. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini riguardanti l'omicidio, prima di essere denunciato per stalking avrebbe inviato sul telefono cellulare di Scapinello un video che ritraeva lui e la donna in atteggiamenti intimi, facendo esplicito riferimento alla natura del loro rapporto.
Vanessa e Nicola si erano chiariti e insieme, preoccupati, si erano recati dai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti del 41enne, che però non era stato oggetto di alcun divieto di avvicinamento. Poi, per un po', la situazione sembrava essersi placata. Fino al 19 dicembre.
Per la giornata di oggi il presidente del Veneto Luca Zaia ha proclamato il lutto regionale. Lo aveva già fatto lo scorso 5 dicembre, in occasione dell'ultimo saluto a Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta in due "atti di inaudita ferocia", come li ha definiti il gip che ne ha convalidato il fermo.
Era l'11 novembre scorso. I due ragazzi si erano dati appuntamento per andare insieme al centro commerciale, uscendo poco dopo le 19. Attorno alle 20 erano stati visti mangiare al McDonald's. Poi un testimone li aveva avvistati in un parcheggio a circa 150 metri dall'abitazione di lei mentre litigavano animatamente in auto.
La giovane non aveva mai fatto ritorno a casa, facendo preoccupare i familiari, che ne avevano quindi denunciato la scomparsa, parlando per la prima volta degli atteggiamenti ossessivi di Turetta dopo la fine della loro relazione. Dopo giorni di ricerche il corpo della 22enne era stato trovato senza vita in un canalone nei pressi del lago di Barcis.
Il 22enne di Torreglia, datosi alla fuga a bordo della sua Grande Fiat Punto nera, era stato invece fermato in Germania. Dopo l'estradizione è stato portato nel carcere di Montorio, a Verona, dove è detenuto, tra gli altri, anche Benno Neumair, che all'inizio del 2021 uccise i genitori Peter e Laura con una corda d'arrampicata a Bolzano.