29 Dec, 2023 - 11:06

Art Bonus: cos’è e come funziona. Beneficiari e destinatari

Art Bonus: cos’è e come funziona. Beneficiari e destinatari

L'Art Bonus rappresenta una significativa agevolazione fiscale, introdotta in Italia dal Decreto Legge n. 83/2014, finalizzata a promuovere il mecenatismo e sostenere il patrimonio culturale nazionale. Questa misura offre un credito d'imposta del 65% a chi effettua donazioni per la tutela dei beni culturali pubblici. Andiamo ad analizzare i vari aspetti dell'Art Bonus, delineando chi può beneficiarne, come funziona, quali sono i requisiti per accedervi e quali le limitazioni da conoscere per quanto riguarda le erogazioni.

Cos’è l’Art Bonus e come funziona

L'Art Bonus è un'agevolazione fiscale che consente ai donatori di ottenere un credito d'imposta del 65% per le erogazioni liberali in denaro destinate al sostegno del patrimonio culturale pubblico. . I limiti di utilizzo del credito sono ampi e non vincolati ai limiti generali di compensabilità dei crediti d'imposta. Inoltre, questo incentivo non incide sulle imposte sui redditi e sull'IRAP.

Il credito è ripartito in tre quote annuali di pari importo e varia a seconda della categoria di contribuente:

  • Per le persone fisiche o enti non commerciali: il credito non può superare il 15% del reddito imponibile.
  • Per i soggetti titolari di reddito d'impresa: il credito è limitato al 5 per mille dei ricavi annui.

Chi sono i destinatari dell’incentivo

I beneficiari dell'Art Bonus sono molteplici, includendo:

  • Professionisti e imprenditori che applicano il regime forfettario.
  • Imprenditori e imprese agricole, inclusi coloro che producono reddito di impresa.
  • Persone fisiche ed enti non commerciali, nel rispetto dei limiti di reddito stabiliti.

Art Bonus: ambito soggettivo e oggettivo

Questo incentivo copre diversi aspetti del patrimonio culturale:

  • Manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici.
  • Sostegno a musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche e fondazioni lirico-sinfoniche.
  • Finanziamento per la realizzazione o il restauro di strutture culturali e dello spettacolo.

L'Art Bonus copre un ampio spettro di attività e beneficiari all'interno del settore culturale. Ecco una panoramica più dettagliata:

  • Ambito soggettivo: comprende una vasta gamma di soggetti, dai professionisti agli imprenditori, che contribuiscono al patrimonio culturale pubblico. Tuttavia, è importante notare che le donazioni verso trust che non gestiscono direttamente beni del patrimonio culturale pubblico sono escluse.
  • Ambito oggettivo: include interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, il sostegno a istituzioni culturali, fondazioni lirico-sinfoniche, teatri di tradizione e realizzazione di nuove strutture culturali.

Chiarimenti interpretativi e normativi

La circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 34/E del 28 dicembre 2023 ha fornito importanti chiarimenti interpretativi riguardo all'Art Bonus, alla luce delle modifiche normative e delle richieste dei contribuenti. Tra i punti salienti:

  • Riconoscimento della natura pubblicistica: in alcuni casi, come quando un ente pubblico acquisisce un bene culturale tramite una "azienda speciale", viene riconosciuta la natura pubblicistica necessaria per l'applicazione dell'Art Bonus.
  • Esclusioni specifiche: erogazioni finalizzate al recupero di beni che non sono considerati "culturali pubblici" e fondazioni con finalità di formazione e ricerca non rientrano nell'ambito dell'Art Bonus.

Limitazioni e condizioni

Non tutte le donazioni culturali sono coperte dall'Art Bonus. Le principali limitazioni includono:

  • Donazioni a beni culturali privati o ecclesiastici.
  • Erogazioni avvenute prima dell'introduzione dell'Art Bonus (pre-2014).
  • Le agevolazioni per il sostegno ai teatri sono valide solo dal 2015.

Casi particolari e crowdfunding

Anche le erogazioni liberali effettuate tramite crowdfunding sono ammissibili, purché rispettino i requisiti di tracciabilità e siano dirette a soggetti rientranti nell'ambito dell'Art Bonus.

La ritenuta d’acconto

La ritenuta d'acconto del 4% si applica sui contributi corrisposti alle imprese da enti pubblici e privati, ad eccezione di quelli per l'acquisto di beni strumentali.

Procedura per ottenere l'Art Bonus

Per accedere all'Art Bonus, i donatori devono:

  • Contattare l'ente beneficiario e accordarsi sui dettagli dell'erogazione.
  • Effettuare la donazione tramite metodi di pagamento tracciabili.
  • Conservare la documentazione che attesti la donazione per richiedere il credito d'imposta.
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Daniele Sforza
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