Con l'inizio del nuovo anno, il Belgio succede alla Spagna e assume la presidenza di turno del Consiglio Ue per l'ultimo semestre prima delle elezioni che rinnoveranno i vertici dell'Unione. E saranno inoltre gli ultimi sei mesi prima di cedere la presidenza all'Ungheria a trazione sovranista di Orban.
La truppa guidata dal premier liberaldemocratico Alexander De Croo ha già parlato di un budget da 100 milioni di euro. Cardini saranno difesa ("Proteggere i popoli"), economia ("Da rafforzare") e transizione ecologica e tecnologica ("Per preparare il nostro futuro comune").
Futuro che, per Bruxelles, dovrà passare anche per la partecipazione dei giovani e, anche accogliendo l'invito del presidente francese Emmanuel Macron, preparando i nuovi ingressi. Primo fra tutti quello dell'Ucraina. Nel frattempo, massima attenzione al potenziamento del mercato unico, in luogo degli aiuti di Stato.
Sul tema immigrazione, infine, il prossimo mese è anzitutto in programma un incontro informale tra i ministri degli Esteri dell'Ue. Su questo e su altri temi, è tuttavia difficile aspettarsi grossi obiettivi da raggiungere e trattative da ricordare. Le uniche trattative, nei prossimi mesi, riguarderanno un piano squisitamente politico, tra i partiti, in ottica delle prossime elezioni. Difficile insomma aspettarsi colpi di scena. Uno, per l'avanzamento delle forze sovraniste nel Vecchio Continente che mette in allarme l'attuale l'establishment; due, perché tradizionalmente l'ultimo semestre è sempre quello della transizione.
Nel 2023 appena trascorso, il Belgio ha dovuto nuovamente fare i conti con il terrorismo jihadista come Tag24 ha raccontato.