Aumento di polmoniti tra i giovanissimi nei primi giorni del 2024. Secondo i dati diffusi dalla Federazione delle aziende sanitarie (Fiaso), le forme influenzali più gravi si stanno diffondendo a grande velocità nei pazienti più piccoli. La conseguenza è l'inevitabile affollamento dei pronto soccorso, ormai al collasso soprattutto nel Lazio e in Lombardia, e dei reparti ospedalieri. La tendenza era iniziata già alla metà di dicembre, ma con l'arrivo delle feste e della maggiore diffusione dei contagi, la situazione è notevolmente peggiorata.
I dati sull'andamento delle sindromi influenzali sono stati raccolti dai presidi ospedalieri "sentinella" della Fiaso. Oltre a segnalare il forte stress a cui i pronto soccorso e i reparti sono sottoposti, si registra una maggiore diffusione delle forme influenzali più gravi accompagnate da polmoniti, in netto aumento tra i soggetti più giovani e sani. Tra i pazienti pediatrici crescono anche i casi di bronchiolite. Il rischio maggiore è comunque a carico delle persone anziane e dei fragili. Sono proprio loro che, per scongiurare uno scompenso respiratorio, si trovano a congestionare i pronto soccorso.
Per questo motivo, gli infettivologi rimarcano l'importanza delle vaccinazioni contro i principali virus influenzali, soprattutto in considerazione della scarsa adesione al piano di somministrazione 2023. Un fattore a cui porre rimedio tramite l'imminente varo del Nuovo piano pandemico nazionale 2023-2025. Il Piano punterà a una campagna di informazione massiccia relativa ai vantaggi della somministrazione dei vaccini, proprio per evitare complicazioni e ospedalizzazioni.
Le infezioni da Covid, invece, segnano un netto calo. L'indice di ricovero per questa patologia infatti è sceso di un -16% nell'ultima settimana del 2023. Nonostante la diminuzione del contagio, il 70% dei ricoveri in ordinario è comunque rappresentato da pazienti positivi al Covid. "Questi pazienti devono comunque essere isolati per evitare che altri soggetti fragili si infettino - spiega il presidente Fiaso, Giovanni Migliore - Questa situazione contribuisce a complicare la gestione ospedaliera, in questo periodo in cui, a causa dell'influenza, aumenta la richiesta di posti letto". Tutti coloro che affollano i centri di primo soccorso, infatti, restano spesso imbottigliati a causa della penuria di disponibilità nei reparti, creando un overbooking di difficile gestione.