Due donne uccise a Naro, in provincia di Agrigento, a poca distanza l'una dall'altra: entrambe di nazionalità rumena, entrambe trovate morte nelle rispettive abitazioni. Per questo duplice omicidio la Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto il fermo di un 24enne, connazionale delle vittime.
Dopo il ritrovamento dei due cadaveri nella mattinata di oggi 5 gennaio, i carabinieri della compagnia di Naro e della compagnia di Licata hanno interrogato diverse persone.
Due, in particolare, connazionali delle vittime, sono stati trattenuti in caserma. Per il 24enne la posizione si è poi complicata e ora risulta indagato per duplice omicidio e vilipendio di cadavere.
Il giovane era stato sospettato fin dal primo momento dopo avere chiamato i soccorsi: dopo unod ei delitti sarebbe stato proprio lui a chiamare il 118. La svolta è arrivata anche grazie al grande contributo della comunità romena, la più numerosa nella cittadina tra gli stranieri che vivono nella cittadina.
L'indagato, durante l'interrogatorio- nel quale è stato assistito dall'avvocato Diego Giarratana-si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La svolta è arrivata anche grazie al grande contributo della comunità romena, la più numerosa tra gli stranieri che vivono nella cittadina.
Stando a quanto emerso, il duplice omicidio sarebbe maturato in un contesto di forte degrado, scaturito da un episodio avvenuto durante un festino ad alto tasso alcolico.
Le due vittime sono Marta Russ, 54 anni, ritrovata carbonizzata, in vicolo Avenia; Delia Zarniscu, 58 anni, rinvenuta invece in un lago di sangue a poca distanza, in via Da Vinci.
Le due donne si conoscevano e avrebbero avuto le stesse frequentazioni, come emerso dalle indagini. La prima era separata, mentre l'altra vedova. Una sarebbe stata prima uccisa e poi data alle fiamme, adagiata su una poltrona. L'altra è stata accoltellata con violenza e la casa messa a soqquadro.
Sui loro corpi è stata disposta l'autopsia.