Rincari 2024: i pedaggi autostradali subiranno ulteriori aumenti? A rispondere è il monitoraggio di Altroconsumo.
L’anno 2024 sarà caratterizzato da continui incrementi: dalle bollette energetiche alla spesa alimentare, dalle tariffe dei trasporti ai pedaggi autostradali. Altroconsumo ha analizzato 38 tratte autostradali e ha confermato che dallo scorso luglio si è assistito ad aumento medi pari a 2,2 punti percentuali.
La tratta autostradale Cavenago-Milano Est è quella dove si registra l’aumento maggiore del pedaggio autostradale (oltre 5 punti percentuali). Solamente sei tratte autostradali non hanno registrato alcun aumento.
L’anno 2024 sarà caratterizzato da ulteriori rincari: anche i pedaggi autostradali subiranno aumenti. A partire da inizio anno diciannove tratte autostradali costeranno più di due punti percentuali. I pedaggi aumenteranno sulla Asti-Cuneo, sulla Milano Serravalle, sulla Brescia-Padova, sull’Autovia Padana.
Come precisato dal Consiglio dei Ministri, l’aumento è adeguato all’incremento dell’inflazione previsto dalla Nadef per l’anno 2024, ovvero pari a 2,3 punti percentuali. Fino alla fine di marzo 2024 sarà applicato un meccanismo assimilabile alla vecchia scala mobile, poi le tariffe saranno decide dalle società concessionarie, tenendo conto dei piani economico-finanziari.
Monitorando le tratte autostradali, Altroconsumo ha individuato la tratta dove si è registrato l’incremento maggiore: si tratta della Cavenago-Milano Est. L’aumento è stato pari a oltre 5 punti percentuali (5,3%). Si tratta della tratta più trafficata e percorsa dai pendolari nell’hinterland meneghino.
A partire dal primo gennaio 2024 Altroconsumo ha individuato ulteriori aumenti nelle tariffe autostradali. Le tratte dove sono stati registrati ulteriori rincari sono: Civitavecchia-Roma Sud (+4,7 punti percentuali), Pavia-Milano Ovest (+3,7 punti percentuali) e Venezia Mestre-Padova Est (3,3 punti percentuali).
Altroconsumo ha individuato anche sei tratte autostradali in cui non si sono registrati aumenti nei pedaggi autostradali.
Le associazioni dei consumatori sono in rivolta e ritengono che i rincari nei pedaggi autostradali siano del tutto ingiustificati e favoriscano solamente i profitti dei gestori autostradali.
sottolinea Assoutenti.
Anche il Codacons lancia il suo monito: i pedaggi autostradali non dovrebbero subire aumenti, ma dovrebbero essere diminuiti e utilizzati per indennizzare gli innumerevoli disservizi registrati sulle arterie autostradali.
In merito agli aumenti dei pedaggi autostradali, Autostrade per l’Italia ha sottolineato che è dall’anno del crollo del Ponte Morandi che la concessionaria non applica incrementi tariffari. Alcuni rincari sono stati autorizzati per singole tratte autostradali nel corso nell’anno appena archiviato.
L’incremento dei pedaggi autostradali è una misura volta a salvaguardare i concessionari e ha efficacia fino alla fine del mese di marzo 2024. Poi saranno le società autostradali che dovranno aggiornare i piani economico-finanziari.