Il Napoli non sa più vincere, con Giuseppe Bruscolotti che non ci gira intorno, dato che secondo lui "la situazione è delicatissima". Sette partite con Mazzarri in panchina per un totale di due vittorie, quattro sconfitte e un pareggio.
Bottino da zona retrocessione, con Bruscolotti che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il momento della squadra partenopea.
Contro il Torino la goccia che ha fatto traboccare il vaso azzurro. Il 3-0 subito contro i granata di Juric è stato uno schiaffo in pieno volto, con tanto di contestazione da parte dei tifosi che vogliono una reazione. Per Giuseppe Bruscolotti le motivazioni possono essere molteplici.
D: Giuseppe, cosa sta succedendo in casa Napoli?
R: Dall’esterno è difficile dare giudizi, l’unica certezza è che la situazione è delicatissima. Cosa ci sia non lo so, perché sono tanti i problemi. C’è una squadra non più reattiva, ferma, come se avesse un blocco non si sa per quale motivo.
D: Qualcuno potrebbe avere la pancia piena doppo l’anno scorso?
R: Assolutamente no, è l’ultima cosa possibile. Penso che i fattori possano essere altri, come ad esempio la gestione della società, che può essere determinante da questo punto di vista. Oppure alcune differenze di trattamento, ci sono tante componenti. Io ho fatto il calciatore e quindi posso avanzare delle ipotesi, ma alla fine le risposte le devono dare loro, anche verso la gente che deve sapere del perché di questa situazione.
Il Napoli è in balia delle difficoltà. Ecco dunque il ritiro deciso dal presidente Aurelio De Laurentiis, anche se in merito a questo Bruscolotti ha le idee chiarissime. Così come anche sul futuro di Walter Mazzarri, nonostante la presenza di Antonio Conte all'Olimpico di Torino che acceso il dibattito su un possibile arrivo del tecnico leccese sulla panchina partenopea la prossima stagione.
D: Scelta giusta il ritiro?
R: Il ritiro è una caz***a, alimenta ancora di più le tensioni. Quando le cose non vanno bene stare insieme è deleterio. Meglio passare del tempo con le proprie famiglie, è più rilassante. Vivere sette giorni rinchiusi tutti insieme è controproducente.
D: Posizione di Mazzarri a rischio o bisogna continuare con lui?
R: Impensabile mandare via l’allenatore dopo aver già esonerato Garcia. Sono situazioni delicate, credo che una valutazione di tutto quello che sta succedendo la stia facendo anche l’allenatore.
D: Avanti con Mazzarri per fare le valutazioni a fine stagione?
R: Qui il discorso è un altro, al netto di rimanere o meno. Bisogna unirsi e trovare una soluzione per riprendersi, dato che questa stagione rischia di diventare molto complicata, ad oggi i numeri parlano chiaro.