Un'altra famiglia stravolta dall'orrore di violenze sessuali e abusi, con Grottaminarda - piccolo comune dell'avellinese - a fare da sfondo. Un uomo di 34 anni è stato allontanato dal suo nucleo familiare dopo anni di maltrattamenti e stupri ai danni di sua moglie, spesso anche in presenza dei figli minori.
Rischia di essere l'ennesima storia di una famiglia distrutta dalla violenza e dagli abusi compiuti da un uomo, quella che arriva da Grottaminarda, comune in provincia di Avellino.
E questo nonostante sia una storia che sembra finita bene, almeno per il momento.
Stavolta non si tratta di un raptus violento estemporaneo, come quello compiuto da un senza fissa dimora ad Avellino negli ultimi giorni del 2023, ma di anni di soprusi e aggressioni violente, che rischiano di lasciare strascichi traumatici anche dopo anni.
Un uomo di 34 anni, residente nel comune avellinese, risulta infatti gravemente indiziato per violenze sessuali e maltrattamenti all'interno del suo nucleo familiare e ai danni di sua moglie. Proprio dalla denuncia di quest'ultima è partita la lunga indagine che ha portato agli accertamenti dei carabinieri che hanno scoperchiato un 'vaso di Pandora' di veri e propri orrori domestici.
L'uomo, infatti, ha sottoposto la sua compagna ad abusi, minacce e aggressioni fisiche di ogni tipo, fino ad arrivare allo stupro, con approcci sessuali che non si fermavano nemmeno di fronte alla presenza dei figli minorenni della coppia.
La denuncia della vittima, congiuntamente alle dichiarazioni raccolte dagli inquirenti di una sua amica e di una psicologa di un centro antiviolenza cui la donna si era rivolta, hanno permesso ai carabinieri di avere un quadro probatorio sufficiente per emettere un'ordinanza contro l'uomo indiziato dei reati.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, ha applicato, quindi, la misura di allontanamento nei confronti del 34enne, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla moglie e dai suoi figli.
Tuttavia, l'uomo non ha accettato di indossare il braccialetto elettronico necessario spingendo, a quel punto, le autorità a comminargli la pena aggiuntiva e più grave del divieto di dimora nel comune di residenza delle sue vittime, Grottaminarda appunto.